© Getty ImagesROMA - E' guerra totale tra Figc e Lega sulla vicenda dei giocatori che in questi giorni hanno lasciato il ritiro della nazionale di calcio: "Esprimiamo stupore per l'ennesimo tentativo da parte della Federazione di screditare, e di conseguenza danneggiare, i club di Serie A in un momento in cui, riprendendo le parole che lo stesso presidente Gravina ha pronunciato oggi, si dovrebbe essere uniti".
Zaccagni e Lazzari la "goccia" di troppo
Dopo i tanti infortuni che hanno tormentato il ritiro dell'Italia, riunitasi prima per la Finalissima con l'Argentina e poi per gli impegni di Nations League, le dichiarazioni stupefatte del ct Mancini e l'amaro commento del Presidente Federale Gravina per il forfait di Zaccagni e Lazzari accendono la polemica, mai realmente sopita, tra Figc e Lega di Serie A. Nonostante la parziale retromarcia del tecnico azzurro, la "fuga da Coverciano" denunciata dal presidente federale, che ha sottlineato un deprimente "scarso attaccamento alla maglia", si scatena un "conflitto", destinato a lasciare pesanti strascichi nel rapporto tra Nazionale e Club del nostro massimo campionato.
Lazio e Lega rispondono a Gravina
Prima a ribellarsi la Lazio, che ha tenuto a precisare, tramite un comunicato ufficiale, la certificazione di una sofferenza "cronica" dei suoi tesserati Zaccagni e Lazzari, letteralmente "costretti" ad abbandonare il ritiro della Nazionale. Poi, tramite una dichiarazione all'Ansa, i presidenti di Serie A hanno rincarato la dose, parlando di "discredito" e addirittura di volontà di "danneggiare" i club, attraverso determinate dichiarazioni, in controtendenza con quanto auspicato da Gravina, nel suo richiamo ad un'unità di intenti, che al momento appare quanto mai lontana.