Barcellona-Inter, che tensione. Laporta: “In Superlega arbitri più professionali”

Nel giorno in cui i blaugrana battono il Celta, la società tuona di nuovo contro i nerazzurri
Barcellona-Inter, che tensione. Laporta: “In Superlega arbitri più professionali”© Getty Images

BARCELLONA - Capitolo chiuso? Ma neanche per scherzo. Eppure, sabato pomeriggio, alla vigilia della sfida vinta ieri contro il Celta da un Barcellona tutt'altro che brillante grazie alla rete di Pedri, Xavi Hernández aveva provato a mettere un punto e a capo alle furiose proteste del barcelonismo contro le polemiche decisioni arbitrali di martedì scorso a San Siro: «Basta, non ne parliamo più. Ci siamo indignati perché pensavamo di aver subito un'ingiustizia e continuiamo a pensarlo. Però basta. L'esposto alla Uefa? Ne abbiamo parlato decidendo di non farlo. Mi sono già lamentato io che di solito non lo faccio mai. Finita qui». E, invece, il punto e a capo di Xavi potrebbe essere stato semplicemente un elegante passaggio di testimone a Joan Laporta che, ieri pomeriggio, durante l'assemblea generale del club blaugrana è tornato a bomba sul rigore negato ai suoi per il fallo di mano della discordia commesso da Denzel Dumfries al novantesimo: «Siamo tutti arrabbiati. L'arbitraggio che abbiamo subito a Milano è stato davvero vergognoso. Gliel'ho detto anche alla Uefa perché è stato un errore molto evidente. È stato veramente scandaloso che l'arbitro non lo abbia fischiato e che il Var non abbia corretto la sua decisione. Che poi è lo stesso Var che ci ha sottratto un rigore su Dembélé a Monaco di Baviera...».  

Le dichiarazioni del presidente blaugrana

L’arringa del presidente blaugrana è durata meno di un minuto. Una manciata di secondi intrisi, però, di significato: «Ed è anche per questa ragione che scommetto fortemente sulla Superlega, perché credo che ci sia bisogno di professionalizzare gli arbitri e sono sicuro che nella Superlega sarà proprio così. Arbitraggi come questo finiscono, infatti, per falsare la competizione». L’accento è catalano e non francese, ma quello di Laporta ha tutte le caratteristiche del ‘j’accuse’. E già, perché Laporta dribbla con scioltezza le critiche di chi ha provato a fargli notare che non è né il primo né l’ultimo errore arbitrale, tirando in ballo la Superlega e, quindi, indirettamente le recenti divergenze avute con la Uefa, insinuando che dietro la svista di Pol van Boekel potrebbe esserci qualcos’altro. Dietrologie che non fanno bene al calcio e che, di certo, non serviranno a rendere più distesa l’atmosfera del rituale pranzo tra i dirigenti delle due società che previsto per mercoledì qualche ora prima dell’incontro del Camp Nou. Salvo sorprese. Il club nerazzurro è, infatti, molto irritato perché non si aspettava che la scia di polemiche potesse durare così a lungo e protrarsi fino alla gara di ritorno. Evidentemente, però, a qualcuno conviene che sia così: «In Champions dipendiamo ancora da noi stessi e con la squadra che abbiamo, siamo convinti che possiamo battere l’Inter e il Bayern Monaco in casa e il Viktoria Plzen in trasferta», ha assicurato il presidente del club catalano. I tifosi, dalla loro, sono già pronti a ricevere i nerazzurri. Ieri, sulle gradinate del Camp Nou, prove generali di accoglienza: «Inter, Inter vaff...».

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