Chiellini, il paradosso svelato in tv e la battuta di Capello: “Come Allegri”

Le impressioni della leggenda Juve dopo l’annuncio del ritiro e il siparietto con l’ex allenatore
Chiellini, il paradosso svelato in tv e la battuta di Capello: “Come Allegri”

Giorgio Chiellini ha parlato della sua decisione di ritirarsi dal calcio giocato all'età di 39 anni. L'ex difensore e capitano della Juventus, che nell'ultimo periodo ha giocato per i Los Angeles FC, ha dichiarato a Sky Sport: "Sto bene, sereno. Ho vissuto anni bellissimi, indimenticabili, ma sentivo che questo fosse il momento giusto, mi sono divertito fino alla fine, fino alla partita giocata tre giorni fa" per poi proseguire: "Neanche nel sogno più bello il piccolo Giorgio poteva sognare di giocare così".

Chiellini, il momento più bello e l'esordio alla Juve

Giorgio ha proseguito: "La cosa che ho tenuto del Giorgio bambino è la passione, e paradossalmente mi sono divertito molto di più alla fine che all'inizio, dai 31-32 anni in poi". Successivamente, un commento sul momento più bello vissuto in carriera: "Il momento più bello è quello con la maglia azzurra, l'Europeo vinto da Capitano. Dopo essermi rotto il ginocchio nel 2019, riuscire a vincere e a trionfare da Capitano è stato qualcosa di incredibile". Infine, il ricordo del suo debutto con la Juventus: "Era ottobre e non avevo fatto ancora un minuto, era l’89’ e Capello disse “Questo ragazzo che si impegna così tanto… Facciamogli fare un minuto"".

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Chiellini e la battuta di Capello

La discussione si è spostata sull’evento della serata, la sfida tra Newcastle e Milan: “Mi aspettavo che fosse un girone duro, non il Borussia in testa, mi aspettavo che si giocassero il secondo posto con il Milan, con il Psg a farla da padrone e Newcastle outsider. Leao devi sfruttarlo per quei 2-3-4 lampi che ha, torna dopo un mese e non può essere al massimo. Deve giocarsela sugli episodi, se il Milan se la gioca a tutto campo non ne esce” è stata parte dell’analisi di Chiellini, poi ripreso da una battuta di Fabio Capello, presente in studio: “Parli come Allegri…”. E via di risate...

"Credo che ora - ha continuato Chiellini parlando di Donnarumma - sia il più grande calciatore italiano, con tutto il rispetto per gli altri: è quello che ha più talento, escludendo Verratti che ormai è fuori, è l'unico che può raggiungere quel livello. Di carattere è forte, ha personalità, ha esordito a 16 anni e ha avuto tante difficoltà. Ha fatto una scelta forte e sta avendo dei bassi, se fosse rimasto in Italia sarebbe stato più facile per lui. Il PSG è una polveriera, non è semplice. Ma rimane uno diverso, lo si percepisce dopo un allenamento".

Ibrahimovic secondo Chiellini

Chiello ha anche detto la sua su Ibra, compagno di squadra ai tempi della Juventus: “Era un bambinone, un giocherellone. Aveva un talento strepitoso ed è diventato un leader in tutto, anche se in quella Juve non ce n’era bisogno, eravamo pieni. Unico rischio che troverà al Milan è sulla chiarezza del suo ruolo, non sarà facile ma è un passaggio fondamentale. Più avrà chiarezza e più sarà efficace”.

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Giorgio Chiellini ha parlato della sua decisione di ritirarsi dal calcio giocato all'età di 39 anni. L'ex difensore e capitano della Juventus, che nell'ultimo periodo ha giocato per i Los Angeles FC, ha dichiarato a Sky Sport: "Sto bene, sereno. Ho vissuto anni bellissimi, indimenticabili, ma sentivo che questo fosse il momento giusto, mi sono divertito fino alla fine, fino alla partita giocata tre giorni fa" per poi proseguire: "Neanche nel sogno più bello il piccolo Giorgio poteva sognare di giocare così".

Chiellini, il momento più bello e l'esordio alla Juve

Giorgio ha proseguito: "La cosa che ho tenuto del Giorgio bambino è la passione, e paradossalmente mi sono divertito molto di più alla fine che all'inizio, dai 31-32 anni in poi". Successivamente, un commento sul momento più bello vissuto in carriera: "Il momento più bello è quello con la maglia azzurra, l'Europeo vinto da Capitano. Dopo essermi rotto il ginocchio nel 2019, riuscire a vincere e a trionfare da Capitano è stato qualcosa di incredibile". Infine, il ricordo del suo debutto con la Juventus: "Era ottobre e non avevo fatto ancora un minuto, era l’89’ e Capello disse “Questo ragazzo che si impegna così tanto… Facciamogli fare un minuto"".

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