Chiellini, addio al calcio: "Il viaggio più bello e intenso della mia vita"

Ufficiale il ritiro della leggenda Juve, video da brividi su Instagram: "È il momento di aprire nuovi capitoli"

Una carriera ricca di successi, una vita da calciatore simbolo per gli innumerevoli pregi in campo, ma anche e soprattutto per le indiscutibili qualità umane. Giorgio Chiellini, a 39 anni, ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato. "Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita. Sei stato il mio tutto - il messaggio della leggenda Juve postato sui social - Con te ho percorso un cammino unico e indimenticabile. Ma ora è il momento di aprire nuovi capitoli e scrivere altre pagine importanti ed entusiasmanti".

Bandiera della Juventus, della quale è diventato uno dei simboli con il record dei nove Scudetti consecutivi, il successo con l'Italia da capitano, fino all'esperienza di vita in America, nella MLS con i Los Angeles FC, terminata solo qualche ora fa. È tempo dei saluti, almeno per ora: Chiellini appende le scarpette al chiodo.

Chiellini, una carriera di successi

Una carriera che ha visto Chiellini alzare al cielo tantissime coppe: una sequenza lunghissima di trofei vinti, alternata da qualche delusione più o meno cocente. I primi successi arrivano nelle categorie inferiori: la vittoria del campionato di Serie C1 con il Livorno nel 2002, poi il trionfo in Serie B con la Juventus nel 2007. Ed è proprio in bianconero che poi otterrà i trionfi più prestigiosi, diventando una vera e propria leggenda del club. Sono 9 i campionati di Serie A vinti (tra l'altro consecutivil, record in Italia); poi 5 Supercoppe Italiane e 5 Coppe Italia. Nell'ultima esperienza in America, con la maglia dei Los Angeles FC, 2 MLS Western Conference (l'ultima solo pochi giorni fa) e 1 campionato MLS. Senza trascurare, ovviamente, la vittoria dell'Europeo con l'Italia nel 2021, alzando la coppa da capitano sotto il cielo di Wembley.

Una carriera costellata di successi ma, come lo sport insegna, le vittorie sono frutto anche di lezioni imparate attraverso le serate più difficili e le sconfitte. Il grande rimpianto della finale di Champions League saltata contro il Barcellona, nel 2015. E poi l'altra finale persa in Europa, due anni più tardi contro il Real Madrid, dolorosa perché arrivata dopo un primo tempo giocato meglio dei blancos e che poteva far presagire ad una vittoria finale. Senza dimenticare il ko con l'Italia nella finale dell'Europeo del 2012 contro la Spagna, riuscendo ad alzare poi il trofeo nove anni dopo, o la sconfitta nella finale del campionato MLS arrivata nelle scorse ore contro i Columbus. Cadute più o meno dolorose, prese sempre con sportività e signorilità, a dar ulteriore sale ad una carriera iridata e gloriosa.

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Chiellini: "Andrò a trovare Allegri"

"Allegri? Vado a trovarlo la prossima settimana, sarò allo stadio per Juventus-Roma, che è l'unica partita in casa. Poi torno a Los Angeles a inizio gennaio". Così Giorgio Chiellini all'arrivo all'aeroporto di Caselle Torinese dove è stato intercettato dai cronisti. "Ho il telefono pieno, devo ancora vedere tutto, arrivo diretto da Los Angeles - ha aggiunto a proposito dei messaggi ricevuti in queste ore - Se ho ricevuto offerte? Ancora niente, davvero", mentre su un possibile ritorno alla Juve l'ex difensore si è limitato a dire "non lo so, davvero".

Chiellini, i messaggi degli ex compagni

Arrivata l'ufficialità dell'addio al calcio, sono tanti i messaggi arrivati in onore di Chiellini sui social. A partire da Gianluigi Buffon: "Giorgione, compagno di mille battaglie. Insieme abbiamo condiviso gran parte delle nostre carriere. Insieme abbiamo lottato, siamo caduti, ci siamo rialzati, abbiamo vinto. Sei stato il compagno di squadra che tutti avrebbero voluto avere, un vero leader dentro e fuori dal campo. Quanto tu sia stato unico già te lo hanno detto in tanti, quello che mi sento di dirti io è un semplice e gigantesco grazie per tutti i momenti che abbiamo vissuto insieme. In bocca al lupo per il tuo futuro amico mio". Saluti arrivati anche da Matthijs de Ligt: "Sono stato molto fortunato di aver avuto la possibilità di giocare e crescere al tuo fianco. Per me sei stato uno dei difensori più forti degli ultimi 15 anni, e voglio dirti grazie per tutto Giorgione. Grazie King Kong".

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Il comunicato della Juventus per Chiellini

"Per la scuola pitagorica nata nella Magna Grecia più di due millenni fa, il numero 3 rappresentava la perfezione - l’unione tra il pari e il dispari, il triangolo che sta alla base di ogni figura geometrica. Un insieme di doti, di incastri che trovano la giusta collocazione nel tempo e nello spazio.
Per i tifosi bianconeri, per 17 stagioni, il numero 3 è stato soltanto Chiellini. Giocatore, uomo e capitano - tre prospettive dello stesso Giorgio, che oggi conclude la sua carriera da calciatore.
Tre, come lo schieramento difensivo che ti ha portato più di ogni altro a eccellere, a diventare uno dei migliori di sempre nel ruolo. Un riferimento per i compagni, per chi ti stava attorno e per chi sosteneva la squadra sugli spalti e da casa.
Tre, come la posizione in classifica per presenze totali nella storia della Juventus: 561 partite, dietro soltanto ad Alex e Gigi - i maestri da cui prima hai imparato il mestiere e con cui poi hai condiviso successi, sconfitte, riscatti e decine di trofei.
Tre, come i gol segnati in Serie B nella stagione 2006-07, quella che ti ha reso “uno di noi”, capace di lottare in ogni situazione “fino alle fine”.
Tre, come i gol segnati in carriera in Champions League - la giostra più incredibile sulla quale abbiamo avuto la fortuna di viaggiare insieme, di vivere emozioni mozzafiato, di urlare di gioia e piangere di rabbia.
Tutto, sempre, insieme.
Sicuri di averti al nostro fianco, come un supereroe pronto a intervenire in caso di necessità. Nel tuo caso però niente scudo, mantello rosso o ragnatele varie: bastava un colpo alla testa - ne hai presi davvero tanti - e via con la fasciatura e il turbante. Una volta indossato quello, per gli avversari non c’era scampo: era la Kryptonite per qualunque Superman provasse a sfidarci, dal “Romeo Neri” di Rimini al "Santiago Bernabeu” di Madrid.
Anche in MLS, dove hai concluso una carriera durata 23 stagioni, hanno avuto un piccolo assaggio di quello che sei in grado di fare. Alle pendici della collina di Hollywood sanno come raccontare le gesta di eroi di altri tempi, di uomini all’apparenza normali che poi si rivelano straordinari.
Dovessero chiederci qual è il nostro preferito, non avremo dubbi: Giorgio da Livorno col turbante, con lui al nostro fianco nessuno ci ha mai fatto paura.
Buona vita capitano!
"

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Una carriera ricca di successi, una vita da calciatore simbolo per gli innumerevoli pregi in campo, ma anche e soprattutto per le indiscutibili qualità umane. Giorgio Chiellini, a 39 anni, ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato. "Sei stato il viaggio più bello e intenso della mia vita. Sei stato il mio tutto - il messaggio della leggenda Juve postato sui social - Con te ho percorso un cammino unico e indimenticabile. Ma ora è il momento di aprire nuovi capitoli e scrivere altre pagine importanti ed entusiasmanti".

Bandiera della Juventus, della quale è diventato uno dei simboli con il record dei nove Scudetti consecutivi, il successo con l'Italia da capitano, fino all'esperienza di vita in America, nella MLS con i Los Angeles FC, terminata solo qualche ora fa. È tempo dei saluti, almeno per ora: Chiellini appende le scarpette al chiodo.

Chiellini, una carriera di successi

Una carriera che ha visto Chiellini alzare al cielo tantissime coppe: una sequenza lunghissima di trofei vinti, alternata da qualche delusione più o meno cocente. I primi successi arrivano nelle categorie inferiori: la vittoria del campionato di Serie C1 con il Livorno nel 2002, poi il trionfo in Serie B con la Juventus nel 2007. Ed è proprio in bianconero che poi otterrà i trionfi più prestigiosi, diventando una vera e propria leggenda del club. Sono 9 i campionati di Serie A vinti (tra l'altro consecutivil, record in Italia); poi 5 Supercoppe Italiane e 5 Coppe Italia. Nell'ultima esperienza in America, con la maglia dei Los Angeles FC, 2 MLS Western Conference (l'ultima solo pochi giorni fa) e 1 campionato MLS. Senza trascurare, ovviamente, la vittoria dell'Europeo con l'Italia nel 2021, alzando la coppa da capitano sotto il cielo di Wembley.

Una carriera costellata di successi ma, come lo sport insegna, le vittorie sono frutto anche di lezioni imparate attraverso le serate più difficili e le sconfitte. Il grande rimpianto della finale di Champions League saltata contro il Barcellona, nel 2015. E poi l'altra finale persa in Europa, due anni più tardi contro il Real Madrid, dolorosa perché arrivata dopo un primo tempo giocato meglio dei blancos e che poteva far presagire ad una vittoria finale. Senza dimenticare il ko con l'Italia nella finale dell'Europeo del 2012 contro la Spagna, riuscendo ad alzare poi il trofeo nove anni dopo, o la sconfitta nella finale del campionato MLS arrivata nelle scorse ore contro i Columbus. Cadute più o meno dolorose, prese sempre con sportività e signorilità, a dar ulteriore sale ad una carriera iridata e gloriosa.

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