Reichart, missione in Italia per la Superlega. E l'Uefa è più "trattativista"

Certo: si resta sulle proprie posizioni - ancora molto lontane - ma comunque ci si vede e ci si confronta con toni degni di un mondo civile. Intanto la notizia è che ieri, a Milano, è andato in scena il primo e a suo modo storico incontro tra la Lega di Serie A e la società A22 che manda avanti il progetto Superlega. L’ad della Lega, Luigi De Siervo, ha risposto all’invito del suo omologo di A22, Bernd Reichart.

De Siervo-Reichart, incontro programmato

Un appuntamento che si inserisce nel ciclo di incontri che la società della Superlega ha organizzato con tutte le Leghe europee e a cui il rappresentante della Serie A ha risposto positivamente non prima, però, di aver avvisato tutti i rappresentati delle 20 società con una comunicazione inserita perfino a verbale dell’assemblea. Nessun incontro “carbonaro”, dunque, ma un normale confronto tra uomini di business e, al proposito, è significativo che Reichart si rivolga agli ad piuttosto che ai presidenti, perché dopo la sentenza della Corte Europea la questione e anche tecnica, oltre che politica.

De Siervo, la posizione sulla Superlega

Le indiscrezioni raccontano di un incontro durato circa un’ora al termine del quale De Siervo ha diffuso una nota ufficiale allo scopo di ribadire la posizione dei club, ma anche per sgombrare ulteriormente il campo da possibili indiscrezioni sulla segretezza: “Siamo allineati alle altre grandi Leghe di calcio europee - si legge nella nota della Lega - Ho ribadito nella riunione la contrarietà al progetto Superlega, coerentemente con le varie pronunce sull’argomento del 2019, 2021 e 2023”. Reichart, da parte sua, ha invece ribadito come il progetto Superlega non sia affatto in contrasto con i campionati nazionali che anzi vengono considerati la base del sistema e fondamentali per nutrire le grandi competizioni europee. Il Ceo di A22 ha illustrato il progetto e soprattutto come la mutualità dovrebbe, a cascata, garantire un benessere più diffuso a tutti i campionati.

Reichart, l'Italia e l'Uefa

Era abbastanza scontato, del resto, che dall’incontro non emergessero particolari cambi di scenario: la fase è quella delle consultazioni e della “presa di conoscenza” dopo che la sentenza della Corte Europea ha sdoganato il dritto di organizzare altre competizioni al di fuori del perimetro Uefa. Reichart, infatti, ha in agenda appuntamenti con molti club italiani dopo che ha già incontrato quelli inglesi e tedeschi. In molti, dopo che si è espressa la corte Ue, hanno chiesto informazioni per capire tempi, modi e possibilità di riuscita di tale progetto, muovendosi sotto traccia e senza troppa pubblicità anche per evitare di incorrere negli strali dell’Uefa.

Che, da parte sua, muove le proprie pedine politiche e, soprattutto, vara il nuovo format delle Coppe, a partire dalla Champions, che amplia la partecipazione e aumenta i premi economici. A Nyon tengono d’occhio con grande attenzione lo sviluppo della situazione e l’anima “trattativista” si irrobustisce sempre di più sulle rive del Lago Lemano. Il futuro del calcio europeo è ancora tutto da scrivere.