Juve, Psg, Agnelli, Al-Khelaifi: svelato piano Bohr, antenato della Superlega

L'Equipe racconta dell'incontro tra l'ex presidente bianconero e il numero uno di Psg ed Eca: i dettagli del progetto

"Piano Bohr", dal fisico danese che lavorò alacremente allo sviluppo della bomba atomica: è il nome del progetto - considerato il progenitore della Superlega - dell'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli e del numero uno del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi, che lo ha poi sostituito anche a capo dell'Eca, menzionato per la prima volta lo scorso gennaio dal Financial Times e svelato oggi sulle colonne de L'Equipe.

L'incontro tra Agnelli e Al-Khelaifi

L'incontro tra Agnelli e Al-Khelaifi - spiega l'autorevole quotidiano francese - avvenne nell'autunno del 2020, vale a dire circa sei mesi prima del lancio ufficiale della Superlega, annunciato ad aprile dell'anno seguente con Juventus, Real Madrid e Barcellona in prima fila, più altri nove top club europei. Riguardo al piano Bohr, l'ex presidente bianconero avrebbe gestito la governance, mentre l'imprenditore qatariota si sarebbe occupato della parte finanziaria. L'Equipe, poi, fornisce ulteriori dettagli del progetto...

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I dettagli del progetto

Il progetto, nato dalla necessità di unire i quattordici club più ricchi del Vecchio Continente, più due invitati (Milan e Lione) e otto provenienti dalle competizioni europee (anziché dai campionati nazionali), avrebbe portato quindi il totale a 24, diviso in quattro fasce da sei. Nella prima fase ogni squadra avrebbe disputato 32 match - 16 in casa ed altrettanti in trasferta - e le migliori 16 si sarebbero affrontate negli ottavi di finale. La fase a eliminazione diretta prevedeva andata e ritorno fino alla semifinale, mentre l'ultimo atto si sarebbe disputato in gara secca.

I campionati nazionali

L'elemento principale del progetto prevedeva la "secessione totale dalle leghe nazionali al fine di massimizzare i ricavi", vale a dire l'uscita dei club partecipanti dai campionati di riferimento dove, secondo L'Equipe, avrebbero fatto partecipare una squadra B. L'Uefa, invece, sarebbe stata coinvolta nel piano Bohr, con il compito di "garantire la legittimità della competizione ed essere l’unico distributore a livello di solidarietà". La speranza di Agnelli e Al-Khelaifi era quella di raccogliere 12,2 miliardi di euro all'anno, ridistribuendone alle società 8,2.

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"Piano Bohr", dal fisico danese che lavorò alacremente allo sviluppo della bomba atomica: è il nome del progetto - considerato il progenitore della Superlega - dell'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli e del numero uno del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi, che lo ha poi sostituito anche a capo dell'Eca, menzionato per la prima volta lo scorso gennaio dal Financial Times e svelato oggi sulle colonne de L'Equipe.

L'incontro tra Agnelli e Al-Khelaifi

L'incontro tra Agnelli e Al-Khelaifi - spiega l'autorevole quotidiano francese - avvenne nell'autunno del 2020, vale a dire circa sei mesi prima del lancio ufficiale della Superlega, annunciato ad aprile dell'anno seguente con Juventus, Real Madrid e Barcellona in prima fila, più altri nove top club europei. Riguardo al piano Bohr, l'ex presidente bianconero avrebbe gestito la governance, mentre l'imprenditore qatariota si sarebbe occupato della parte finanziaria. L'Equipe, poi, fornisce ulteriori dettagli del progetto...

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