I dettagli del progetto
Il progetto, nato dalla necessità di unire i quattordici club più ricchi del Vecchio Continente, più due invitati (Milan e Lione) e otto provenienti dalle competizioni europee (anziché dai campionati nazionali), avrebbe portato quindi il totale a 24, diviso in quattro fasce da sei. Nella prima fase ogni squadra avrebbe disputato 32 match - 16 in casa ed altrettanti in trasferta - e le migliori 16 si sarebbero affrontate negli ottavi di finale. La fase a eliminazione diretta prevedeva andata e ritorno fino alla semifinale, mentre l'ultimo atto si sarebbe disputato in gara secca.
I campionati nazionali
L'elemento principale del progetto prevedeva la "secessione totale dalle leghe nazionali al fine di massimizzare i ricavi", vale a dire l'uscita dei club partecipanti dai campionati di riferimento dove, secondo L'Equipe, avrebbero fatto partecipare una squadra B. L'Uefa, invece, sarebbe stata coinvolta nel piano Bohr, con il compito di "garantire la legittimità della competizione ed essere l’unico distributore a livello di solidarietà". La speranza di Agnelli e Al-Khelaifi era quella di raccogliere 12,2 miliardi di euro all'anno, ridistribuendone alle società 8,2.