Lippi su Juve, Allegri e Conte
Archiviato il discorso Italia, Lippi ha parlato di Juventus. Pur ammettendo di non seguire più il calcio come prima ("Guardo soltanto le gare più importanti delle italiane"), l'ex tecnico risponde alle questioni riguardanti il club bianconero: "Cosa serve a questa Juve per raggiungere il livello della mia? Innanzitutto i grandi calciatori, come c'erano in quegli anni. La Juve non vince da alcuni anni, perciò siamo vicini a ricominciare: il calcio è fatto di cicli, non vince da tempo e quindi tornerà presto a farlo. Dare un consiglio ad Allegri? Non do consigli, non parlo di colleghi e non giudico le scelte che fa il club, posso dire che gli auguro il meglio".
Lippi lo ha avuto da calciatore alla Juventus, ma ha vinto anche da tecnico nella Torino bianconera. Parliamo, ovviamente, di Antonio Conte: "I tifosi non devono odiarlo perché è andato all’Inter (percorso fatto anche da Lippi in carriera, ndr), Antonio ha il cuore bianconero". A proposito di calciatori che ha avuto alla Juventus, Alessandro Del Piero, leggenda del club, è stato spesso messo a paragone con Francesco Totti, che Lippi ha invece allenato in Nazionale: "Non capisco perché bisogna per forza fare un paragone tra due calciatori. Attorno a entrambi ho costruito squadre che hanno regalato soddisfazioni, che senso ha dire chi è più forte? Per esempio Messi e Zidane sono di due epoche diverse, l'argentino ha sicuramente segnato la sua vincendo tanti palloni d'oro. Discorso uguale per Zidane, con cui alla Juve ho vinto tanto. Fortunatamente non ha vinto il Mondiale, perché così l'abbiamo vinto noi".