Abodi: Situazione Gravina mi preoccupa moltissimo. Ora tocca ai magistrati

Il Ministro per lo Sport e per i Giovani: "I magistrati faranno la loro parte. Cautela ora". Poi la richiesta sugli stadi

Da diverse ore a tenere inevitabilmente banco è il caso dossieraggio. Un caso sul quale è intervenuto il presidente della Figc Gabriele Gravina, che ha ammesso di essersi dovuto "far indagare per potermi difendere contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime e immagino che la fonte sia sempre la stessa". In considerazione di ciò, sono arrivate le prime dichiarazioni del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

Abodi e il caso Gravina

A margine della tavola rotonda 'Sostenibilità e lealtà sportiva' organizzata dal Salone d'onore del Coni dall'associazione Davide Astori, queste le parole rilasciate da Abodi: "Situazione Gravina? Mi preoccupa moltissimo, però oltre non vado. Sono abituato a parlare con la cautela necessaria. Di fronte a questa vicenda servono prudenza e garanzie. La magistratura in primo luogo farà la sua parte. Io poi sono contrario ai tribunali del popolo e ai processi di piazza. Ho sentito Gravina, anche perché abbiamo problemi quotidiani che vanno affrontati, quello che emerge dalla cronaca di questo fatto è il dato inquietante".

Sul caso si è espresso anche l'avvocato Fabio Viglione, difensore, assieme all'avvocato Leo Mercurio, del presidente della Figc, Gabriele Gravina, in riferimento all'indagine della Procura di Roma: "Abbiamo consegnato tutto. Tutto chiarito e documentato. Totalmente e fino all'ultimo centesimo. Continuare a parlare di bonifici ricevuti senza spiegare che si riferivano ad una opzione a titolo oneroso per l'acquisto di una prestigiosa collezione di libri, successivamente non esercitata, e senza dare evidenza del bonifico con il quale la somma veniva conseguentemente restituita, significa stravolgere la verità che mai come in questo caso è documentata in tutti i suoi passaggi. Qui non siamo nel campo delle interpretazioni ma della semplice constatazione di fatti oggettivi e, come tali, documentati". 

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La situazione degli stadi italiani

Intanto Abodi ha voluto affrontare anche la tematica degli stadi in Italia: "Siamo il Paese più arretrato per quanto riguarda gli stadi di calcio. Ma io sono abituato a pensare che i momenti negativi sono anche momenti di opportunità. Per questo parlai di un commissario per gli stadi. Serve una modalità che metta tutti nelle stesse condizioni nei rapporti istituzionali e negli iter amministrativi. Ci deve essere un coordinatore del procedimento che abbia capacità di supportare. Serve anche una norma che consenta di snellire le procedure. Bisogna avere coscienza degli errori fatti e il primo messaggio deve partire dal sistema calcio nella sua massima espressione, da Federazione e Lega. L'espressione di queste carenze sono i fatturati. Mettiamoci nella condizione di avere infrastrutture moderne e non solo perché avremo gli europei nel 2032".

Una riflessione finale: "E' un momento nel quale la cronaca ci pone di fronte a fattori critici. La cronaca dei prossimi mesi ci spiegherà quanta realtà ci sia in tutto quello che viene raccontato. Resta il fatto che dobbiamo cogliere questo momento difficile per farlo diventare un momento non solo di riflessioni, ma un momento di decisioni".

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Da diverse ore a tenere inevitabilmente banco è il caso dossieraggio. Un caso sul quale è intervenuto il presidente della Figc Gabriele Gravina, che ha ammesso di essersi dovuto "far indagare per potermi difendere contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime e immagino che la fonte sia sempre la stessa". In considerazione di ciò, sono arrivate le prime dichiarazioni del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

Abodi e il caso Gravina

A margine della tavola rotonda 'Sostenibilità e lealtà sportiva' organizzata dal Salone d'onore del Coni dall'associazione Davide Astori, queste le parole rilasciate da Abodi: "Situazione Gravina? Mi preoccupa moltissimo, però oltre non vado. Sono abituato a parlare con la cautela necessaria. Di fronte a questa vicenda servono prudenza e garanzie. La magistratura in primo luogo farà la sua parte. Io poi sono contrario ai tribunali del popolo e ai processi di piazza. Ho sentito Gravina, anche perché abbiamo problemi quotidiani che vanno affrontati, quello che emerge dalla cronaca di questo fatto è il dato inquietante".

Sul caso si è espresso anche l'avvocato Fabio Viglione, difensore, assieme all'avvocato Leo Mercurio, del presidente della Figc, Gabriele Gravina, in riferimento all'indagine della Procura di Roma: "Abbiamo consegnato tutto. Tutto chiarito e documentato. Totalmente e fino all'ultimo centesimo. Continuare a parlare di bonifici ricevuti senza spiegare che si riferivano ad una opzione a titolo oneroso per l'acquisto di una prestigiosa collezione di libri, successivamente non esercitata, e senza dare evidenza del bonifico con il quale la somma veniva conseguentemente restituita, significa stravolgere la verità che mai come in questo caso è documentata in tutti i suoi passaggi. Qui non siamo nel campo delle interpretazioni ma della semplice constatazione di fatti oggettivi e, come tali, documentati". 

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