Dani Alves contrattacca: tripla causa al Pumas e risarcimento all'accusatrice

Dopo l'assoluzione, l'ex calciatore  presenta il conto per i quattordici mesi di detenzione: i dettagli

Dani Alves si è ripreso la propria vita, dopo la recente assoluzione dall'accusa di violenza sessuale da parte del Tribunale superiore di giustizia della Catalogna, che ha annullato la precedente condanna a quattro anni e mezzo di carcere. I giudici spagnoli hanno ritenuto che il testimone dell'accusatrice non fosse abbastanza affidabile per sostenere la condanna, sottolineando altresì diverse incongruenze e mancanza di prove certe. 

Dani Alves e le azioni legali contro il Pumas

A causa delle accuse di violenza sessuale, Dani Alves ha trascorso 14 mesi di carcerazione preventiva. In seguito all'assoluzione, però, l'ex calciatore avrebbe deciso di intraprendere azioni legali contro coloro che lo avrebbero abbandonato durante il periodo trascorso in prigione. In particolare, avrebbe avviato tre cause distinte contro il Pumas, il club messicano che aveva rescisso il suo contratto nel gennaio 2023 in seguito alle accuse. Lo stesso club aveva presentato precedentemente una causa contro Alves presso il Tribunale Arbitrale dello Sport per violazione del contratto e delle norme interne del club.

 

Ora però Dani avrebbe deciso di passare al contrattacco e citare in giudizio i Pumas in tre distinte cause: una civile (Alves sosterrebbe che l’immediata esclusione dal club abbia leso la sua immagine pubblica e professionale.Inoltre, secondo lui, il contratto era valido, quindi il licenziamento gli avrebbe causato un danno ingente, sia a livello economico che reputazionale); una penale (Alves avrebbe accusato la società calcistica per diffamazione, in quanto le motivazioni avanzate dal club all'epoca della rescissione non trovano più riscontro alla luce della recente assoluzione); una sindacale (riguardante la natura unilaterale ed ingiustificata del licenziamento: il club aveva dichiarato che Alves non stesse adempiendo ai propri doveri, mentre, secondo il giocatore, non c’erano ancora condizioni legali che giustificassero una tale rottura)...

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Alves presenta il conto per i 14 mesi di carcere

Alle precedenti azioni legali, Alves avrebbe aggiunto anche quella riguardante la richiesta dello stipendio arretrato (le mensilità non più percepite dall'improvviso licenziamento). Una somma che se accordata dai giudici, sarebbe milionaria per il club calcistico. Alves non si è fermato a ciò, infatti nel suo mirino è finita anche la ragazza che lo ha accusato di violenza sessuale e che lo denunciò. Alla stessa non dovrà più corrispondere la richiesta di risarcimento avanzata pari a 150mila euro, ma le avrebbe presentato il conto per i 14 mesi di carcere. L'accusa potrebbe ora impugnare la sentenza che ha dichiarato l'innocenza di Alves. L'ex calciatore da sempre ha sostenuto la sua innocenza e l'estraneità alle accuse di violenza, sottolineando che quanto accadde con la ragazza la notte del 31 dicembre del 2022 fu consensuale. 

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Dani Alves si è ripreso la propria vita, dopo la recente assoluzione dall'accusa di violenza sessuale da parte del Tribunale superiore di giustizia della Catalogna, che ha annullato la precedente condanna a quattro anni e mezzo di carcere. I giudici spagnoli hanno ritenuto che il testimone dell'accusatrice non fosse abbastanza affidabile per sostenere la condanna, sottolineando altresì diverse incongruenze e mancanza di prove certe. 

Dani Alves e le azioni legali contro il Pumas

A causa delle accuse di violenza sessuale, Dani Alves ha trascorso 14 mesi di carcerazione preventiva. In seguito all'assoluzione, però, l'ex calciatore avrebbe deciso di intraprendere azioni legali contro coloro che lo avrebbero abbandonato durante il periodo trascorso in prigione. In particolare, avrebbe avviato tre cause distinte contro il Pumas, il club messicano che aveva rescisso il suo contratto nel gennaio 2023 in seguito alle accuse. Lo stesso club aveva presentato precedentemente una causa contro Alves presso il Tribunale Arbitrale dello Sport per violazione del contratto e delle norme interne del club.

 

Ora però Dani avrebbe deciso di passare al contrattacco e citare in giudizio i Pumas in tre distinte cause: una civile (Alves sosterrebbe che l’immediata esclusione dal club abbia leso la sua immagine pubblica e professionale.Inoltre, secondo lui, il contratto era valido, quindi il licenziamento gli avrebbe causato un danno ingente, sia a livello economico che reputazionale); una penale (Alves avrebbe accusato la società calcistica per diffamazione, in quanto le motivazioni avanzate dal club all'epoca della rescissione non trovano più riscontro alla luce della recente assoluzione); una sindacale (riguardante la natura unilaterale ed ingiustificata del licenziamento: il club aveva dichiarato che Alves non stesse adempiendo ai propri doveri, mentre, secondo il giocatore, non c’erano ancora condizioni legali che giustificassero una tale rottura)...

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