Come si spiega l'assenza della Juve
«Oltre a Real e Barcellona, hanno già detto sì alla Superlega: Inter, Milan, Napoli e Roma». Sono le parole del presidente del Barcellona Juan Laporta e fanno molto rumore, perché finora la società della Superlega (la A22) non aveva mai svelato i nomi dei club che avevano dato un'adesione di massima. E, ovviamente, le dichiarazioni di Laporta devono essere prese con il beneficio di inventario, perché è vero che è parte attiva della Superlega, ma la sua uscita potrebbe servire per smuovere le acque.
Ma tutti si chiedono: perché ha citato l'Inter, che aveva fatto un comunicato contro la Superlega, e non c'è la Juventus (che non si era espressa dopo la sentenza del 21 dicembre)? L'assenza della Juventus si spiega così: i dirigenti bianconeri non hanno ancora parlato con A22 e tengono una posizione molto neutrale, anche in virtù dell'accordo con l'Uefa firmato a luglio. Ma va sempre ricordato che John Elkann non è contrario alla Superlega e se dovesse rendersi conto di un'alternativa più efficiente e remunerativa non avrebbe dubbi a virare verso quella. Diciamo, insomma, che la Juventus ha una posizione attendista, di attenta osservazione di come si muove la situazione.
Roma e Milan, date le proprietà americane, sono da sempre favorevoli al progetto. De Laurentiis si era espresso in modo positivo. E l'Inter? Ha detto sì o no. I nerazzurri finora non hanno commentato le parole di Laporta, ma confermano la loro "fedeltà" all'Uefa. Perché allora Laporta li ha inseriti? Sono fra i club che - come ha svelato A22 - che ufficialmente dicono no e poi sottobanco chiedono informazioni? La proprietà dell'Inter ha espresso in via confidenziale un sì, magari spinta dal fondo americano Oaktree che a garanzia del superprestito ha in pegno la società? Sono solo ipotesi. E solo in estate i nomi delle squadre aderenti saranno svelati.
Per ora rimangono le indiscrezioni di Laporta che oltre alle italiane ha inserito nel suo elenco: «L'Olympique Marsiglia, Sporting, Benfica e Porto, Ajax, Feyenoord e PSV, Bruges e Anderlecht».