Villas-Boas presidente: la "guerra civile" del Porto è finita

L’ex allenatore trionfa nelle elezioni societarie dei dragoes biancoblù: ha sbaragliato la concorrenza della rumorosa minoranza di fedelissimi di Jorge Nuno Pinto da Costa
Villas-Boas presidente: la "guerra civile" del Porto è finita© EPA

BARCELLONA - Aggressioni, polemiche, accuse reciproche e, tra gli altri spropositi, minacce: la guerra civile all’ombra del Do Dragão è finita e a vincerla è stata la maggioranza silenziosa guidata da André Villas-Boas che ha sbaragliato la concorrenza della rumorosa minoranza di fedelissimi di Jorge Nuno Pinto da Costa, il presidente più vincente della storia del calcio (64 trofei, comprese due Coppe dei Campioni) e più in generale dello sport (1.340 titoli in tutte le discipline): «Un presidente, c’è solo un presidente! Villas-Boas figlio di p...», urlavano a notte fonda i Super Dragoes, gli ultrà del Porto, dopo aver conosciuto i risultati delle elezioni che hanno portato alle urne oltre 26 mila soci biancoblu, 21 mila dei quali hanno votato a favore del cambio epocale. E già, perché diverse generazioni di tifosi Dragoes hanno conosciuto soltanto un presidente, considerato che Pinto da Costa è rimasto in carica ininterrottamente dal 1982, da quando Villas-Boas aveva appena quattro anni.

Villas-Boas: "Il Porto è di nuovo libero"

Non a caso, è stato proprio il presidentissimo a scommettere per primo sull’uomo che gli succederà, affidandogli la panchina del Porto nell’estate del 2010 e ritrovandosi, dodici mesi dopo, con quattro titoli in più nel proprio impressionate palmarés: campionato, Europa League, Coppa e Supercoppa di Portogallo. E fu così che, dopo Pinto da Costa, anche Roman Abramovich s’innamorò di lui come aveva fatto, qualche anno prima, con il suo maestro, quel José Mourinho che dal Porto se l’era portato al Chelsea e all’Inter prima dargli la sua benedizione e permettergli di volare da solo: «Ringrazio Pinto da Costa per tutto quello che ha fatto per il club, questa sarà sempre casa sua - le sue prime parole da presidente eletto - . I soci hanno scelto il cambiamento, ma adesso dovremo essere coraggiosi sia dentro che fuori dal campo per recuperare il posto che ci compete. Siamo uno dei migliori club al mondo e il migliore del Portogallo. Vi prometto che sarò coraggioso. Grazie a voi il Porto è di nuovo libero».

Al suo fianco ci sarà Andoni Zubizarreta, con il quale Villas-Boas si è trovato alla grande a Marsiglia. Ed è proprio assieme a lui che dovrà decidere se ratificare o meno il rinnovo fino al 2028 firmato da Sergio Conceiçao la scorsa settimana: «No, non ho pronto un sostituto, ma non è questo il momento di parlarne». Insomma: confermare, non l’ha confermato.

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