Caos Barcellona, la verità di Xavi infiamma Laporta: i nomi in caso di esonero

Il presidente non avrebbe gradito le dichiarazioni del tecnico sul club: i possibili scenari
Caos Barcellona, la verità di Xavi infiamma Laporta: i nomi in caso di esonero© Marco Canoniero/sync

BARCELLONA - Vietato dire la verità. Xavi Hernández potrebbe pagare a carissimo prezzo l'adire di aver affermato pubblicamente quello che, a Barcellona, tutti pensano: «I tifosi e i soci del Barça devono capire che la situazione è complicata. Soprattutto a livello finanziario per competere con i nostri principali rivali: sia il Real in Spagna o il resto dei top team in Europa. La nostra attuale situazione economica non ha nulla a che vedere con quella di 25 anni fa quando un allenatore poteva dire "voglio questo e quello" e il club lo ingaggiava senza problemi. Ora non è più così. Detto questo, proveremo comunque a lottare, ma la situazione è difficile ed è giusto che si sappia». Parole che Joan Laporta ha incassato come una pugnalata alla schiena.

E già, perché il presidente dell'ottimismo e del 'volemose bene' in salsa catalana aveva deciso di confermare, lo scorso 25 aprile (mica un anno fa!), il tecnico catalano proprio perché, in tutti questi mesi, aveva dimostrato fedeltà rivelandosi un valido alleato nella sua strategia comunicativa che, grosso modo, recita così: non dovremo aspettare di risolvere i nostri problemi per aggiungere altri trofei alla nostra bacheca. E così, per quanto possa sembrare surreale, Xavi rischia davvero di essere mandato via per aver detto la verità. Anzi, in realtà, se il suo esonero non costasse 20 milioni di euro, sarebbe già stato licenziato in tronco.

Barcellona, i nomi per la panchina

In attesa di capire se, proprio come il suo predecessore, Laporta deciderà di fare il passo più lungo della gamba, Rafa Márquez (protagonista, in terza divisione, di un’ottima stagione alla guida della seconda squadra blaugrana) e Roberto De Zerbi sono i nomi più inflazionati all’ombra del diroccato Camp Nou assieme a quello dell’ex allenatore del Bayern Monaco, Hansi Flick. E proprio dalla Baviera è arrivato il secondo colpo di scena di giornata: «Questa è la mia ultima conferenza stampa qui. Ci sono stati contatti, ne abbiamo parlato, ma non siamo arrivati a un accordo e, quindi, resta valida la decisione presa a febbraio». Così, Thomas Tuchel ha fatto sapere di aver rifiutato l’offerta, evidentemente al ribasso, del club tedesco che, a questo punto, dovrà rimettersi alla ricerca del suo sostituto dopo i “no” di Xabi Alonso e Ralf Rangnick. Spostandoci in Inghilterra, invece, Mikel Arteta ha confermato che rimarrà sulla panchina dell’Arsenal sebbene «un giorno» gli piacerebbe tornare a casa e allenare in Spagna. Dalla sua, invece, Arne Slot ha svelato il segreto di Pulcinella, confermando che sarà lui a sostituire Jurgen Klopp sulla panchina del Liverpool a Anfield Road.

E sempre a proposito di tecnici olandesi, resta ancora da capire cosa deciderà di fare il Manchester United con Erik ten Hag (Thomas Frank è in pole per la sua successione), mentre Robin van Persie comincerà la propria carriera di allenatore all’Heerenveen. Giorni decisivi, infine, anche per l’Ajax che spera di poter raggiungere e annunciare al più presto l’accordo con Francesco Farioli.

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