Donnarumma, l'agente svela il segreto del Psg campione d'Europa: "Il metodo Luis Enrique è unico"

Parla Raiola: "Italia? Non credo sia il momento di ritornare, al Psg si trova bene"

Il futuro di Donnarumma, fresco campione d’Europa con il Paris Saint-Germain, continua a far discutere, visto il suo contratto in scadenza con i parigini nel 2026. In Serie A in molti sognano un suo ritorno, ma il suo procuratore Enzo Raiola ha chiuso le porte all'Italia, almeno per il momento. Poi l'agente ha parlato anche di Luis Enrique e del momento che sta vivendo la Nazionale di SpallettiAl momento non c’è nessuna porta aperta in Italia e non credo neanche sia il momento di ritornare. Al PSG si trova bene, ci sono alcune situazioni contrattuali da definire, ma escludo qualsiasi ritorno di Donnarumma, almeno nel breve termine” - ha detto Enzo Raiola sul futuro del portiere.

Il metodo Luis Enrique

Il procuratore ha poi speso parole di stima per il tecnico del PSG, Luis Enrique, sottolineando il valore umano dell’allenatore spagnolo: “È un ottimo allenatore, ma questo già lo sapevamo, è a livello umano che credo abbia fatto la differenza. Lui è molto vicino ai ragazzi, ha fatto di tutto per far sentire i ragazzi a proprio agio, lavora su ogni giocatore”. Particolarmente apprezzato il suo metodo di gestione del gruppo: “Il suo metodo è diverso perché più si giocava e più faceva riposare la squadra. Dopo una gara vinta, concede 2 giorni di riposo e la cosa inusuale è far stare i ragazzi a casa anche nel giorno della partita. Nella giornata tipo, i ragazzi facevano colazione al centro sportivo, poi andavano a casa dalla famiglia e si ritrovano alle 18 per la partita”.

 

 

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L’Italia e il ko in Norvegia

Un passaggio anche sulla deludente prestazione dell’Italia nella sfida contro la Norvegia. Raiola ha evidenziato come il calendario fitto abbia influito sulla condizione dei giocatori:Dopo un campionato così lungo e una Champions League intensa, i giocatori avevano bisogno di vacanza e invece tra allenamenti di Nazionale e partite importantissime non è facile riposare. È vero che i calendari sono ristretti, ma giocare partite così importanti a fine stagione non fa bene agli atleti, è pesante”. Nonostante la sconfitta, il procuratore ha riferito lo stato d’animo combattivo del portiere del Psg: “Purtroppo la prima gara con l'Italia non è andata benissimo, ma la prossima partita si deve vincere. Ieri sera ho sentito Donnarumma ed era concentrato e determinato: vuole vincere la prossima gara per poi rimandare tutto a settembre”. E ha concluso con una nota di fiducia: Questo pessimismo non fa bene, è vero che il risultato non è positivo, ma il calcio è bello perché si può ribaltare ogni situazione. Sicuramente i ragazzi daranno il massimo”.

 

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Il futuro di Donnarumma, fresco campione d’Europa con il Paris Saint-Germain, continua a far discutere, visto il suo contratto in scadenza con i parigini nel 2026. In Serie A in molti sognano un suo ritorno, ma il suo procuratore Enzo Raiola ha chiuso le porte all'Italia, almeno per il momento. Poi l'agente ha parlato anche di Luis Enrique e del momento che sta vivendo la Nazionale di SpallettiAl momento non c’è nessuna porta aperta in Italia e non credo neanche sia il momento di ritornare. Al PSG si trova bene, ci sono alcune situazioni contrattuali da definire, ma escludo qualsiasi ritorno di Donnarumma, almeno nel breve termine” - ha detto Enzo Raiola sul futuro del portiere.

Il metodo Luis Enrique

Il procuratore ha poi speso parole di stima per il tecnico del PSG, Luis Enrique, sottolineando il valore umano dell’allenatore spagnolo: “È un ottimo allenatore, ma questo già lo sapevamo, è a livello umano che credo abbia fatto la differenza. Lui è molto vicino ai ragazzi, ha fatto di tutto per far sentire i ragazzi a proprio agio, lavora su ogni giocatore”. Particolarmente apprezzato il suo metodo di gestione del gruppo: “Il suo metodo è diverso perché più si giocava e più faceva riposare la squadra. Dopo una gara vinta, concede 2 giorni di riposo e la cosa inusuale è far stare i ragazzi a casa anche nel giorno della partita. Nella giornata tipo, i ragazzi facevano colazione al centro sportivo, poi andavano a casa dalla famiglia e si ritrovano alle 18 per la partita”.

 

 

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