Hitzlsperger e il coming out: "L'avvocato mi disse che non avrei dovuto"

Thomas Hitzlsperger, ex calciatore tedesco con un passato anche alla Lazio, si è raccontato in un documentario di Amazon Prime intitolato "The Last Taboo". Hitzlsperger ha esplorato il tema dell'omosessualità nel mondo del calcio, essendo l'unico giocatore tedesco ad aver fatto pubblicamente coming out nel 2014, un anno dopo il ritiro.

Hitzlsperger sul coming out: "Mi dissero che non avrei dovuto farlo"

Il tedesco, vicecampione d'Europa con la nazionale nel 2008, ha parlato così della sua omosessualità: "Quando ho firmato per la Lazio nel 2010 ho capito di non poter più reprimere i miei sentimenti. Fino ad allora non potevo immaginare che io, tra tutte le persone, potessi essere gay. Avrei voluto fare subito coming out per vedere come avrebbero reagito i miei compagni ed il pubblico. Due anni dopo al Wolfsburg stavo per farlo, ma poi il mio avvocato mi ha bloccato consigliandomi di non parlarne mai".

Hitzlsperger sicuro: "L'omosessualità è ancora un tabù nel calcio"

Hitzlsperger ha infine analizzato la situazione attuale nel mondo del calcio: "Se è ancora un tabù? Sì, penso di sì. Se ne parla, ma i giocatori non si identificano mai come tali. È un tabù in campo e nello spogliatoio, anche perché in Germania non si conoscono calciatori gay attivi. La società in cui viviamo oggi è più rispettosa sull'orientamento sessuale di una persona, ma non quando si tratta di un calciatore. Sono solo sette quelli che hanno fatto coming out nell'intero mondo del calcio, mi sembra un po' poco. L'unico presente nei maggiori cinque campionati europei è Jakub Jankto del Cagliari. Da quando lo ha reso pubblico se n'è parlato poco. Da quel momento si è capito che non doveva essere un grosso problema".