Onana è ancora il re dei problemi del Manchester United

Il portiere suo malgrado è sotto i riflettori: la possibile convocazione con il Camerun per la Coppa d’Africa complica i piani dei Red Devils
Onana è ancora il re dei problemi del Manchester United© Getty Images

LONDRA - Quando la scorsa estate, di fronte alla necessità di sostituire de Gea, il Man United ha deciso di puntare forte su André Onana, uno fra i fattori che hanno influito sulla scelta – non il più importante, ovviamente – riguardava la possibilità di aggiungere alla rosa un calciatore completamente libero dagli impegni internazionali, e quindi dalle fatiche (e dai possibili infortuni) che derivano dal difendere i colori della propria nazionale. D’altronde, era stato lo stesso portiere ad assicurare alla dirigenza mancunian che la sua carriera con il Camerun era giunta al termine a seguito di quello che durante i Mondiali di Qatar era stato raccontato come un furioso litigio con il Ct Song, e che aveva condotto la Federazione del Paese africano ad allontanare il calciatore dopo la prima gara del girone. Dopo la rottura, lo stesso Onana si era affrettato a ufficializzare il suo addio: "La mia storia con la nazionale è giunta al termine". Una decisione dettata dalla consapevolezza che, con Song in panchina, ma soprattutto con Eto’o alla guida della Federazione, molto difficilmente le porte della Nazionale si sarebbero riaperte. Difatti il litigio che aveva portato all’allontanamento di Onana dal Mondiale non aveva in realtà avuto come altro protagonista il Ct Song, ma era arrivato al termine di un battibecco per questioni tattiche fra il portiere e Eto’o, già all’epoca presidente federale.

Onana, la sorprendente convocazione

Ecco perché, quando ad agosto, a poche settimane dal suo arrivo a Manchester, è arrivata la nuova convocazione da parte di Song per la sfida al Burundi, il primo a rimanere di stucco è stato proprio Onana. Da allora l’estremo difensore ha collezionato altre 3 presenze con il Camerun ed è tornato in lizza per una convocazione alla Coppa d’Africa che inizierà il 13 gennaio e si concluderà l’11 febbraio. Una eventualità, questa, che non piace allo United: il club - che non aveva programmato l’impegno di Onana - è piuttosto irritato di fronte alla prospettiva di perdere l’estremo difensore in un momento cruciale di una stagione già di per sé molto complicata, condizionata anche da un inizio tutt’altro che brillante dello stesso portiere. Un problema, questo, che si va a sommare ai tanti altri che da tempo affliggono il club più titolato d’Inghilterra.

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Le novità sulle cessione del club

Un periodo fra i più bui della lunga storia dello United, iniziato - secondo il popolo dei Red Devils - con l’avvento dell’era Glazer, da quasi un ventennio proprietari del club. Tanti soldi spesi (solo negli ultimi 10 anni 1,959 miliardi di euro), allenatori bruciati in serie, e pochissimi trofei in bacheca. Fra l’altro, ha da pochi giorni compiuto un anno il famoso comunicato con cui i Glazer avevano annunciato la volontà di vendere (in tutto o in parte) il club: al momento - dopo il fallimento della trattativa con lo sceicco del Qatar, Al Thani - la situazione non è ancora ben definita. L’ipotesi che sembra prender forma è quella che vede Sir Jim Ratcliffe, uno degli uomini più ricchi di Gran Bretagna, avviato verso l’acquisizione del 25% del club a fronte di un esborso di circa 1,6 miliardi di euro. Segno molto eloquente di un imminente cambiamento sono le recenti dimissioni dell’amministratore delegato Richard Arnold. La prossima testa che potrebbe saltare è, invece, quella del direttore sportivo John Murtough. E dalle parti di Manchester sono molti a sostenere che sia solo l’inizio: l’arrivo di Ratcliffe segnerebbe, infatti, anche la fine prematura dell’esperienza di Erik ten Hag sulla panchina dei Red Devils.

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LONDRA - Quando la scorsa estate, di fronte alla necessità di sostituire de Gea, il Man United ha deciso di puntare forte su André Onana, uno fra i fattori che hanno influito sulla scelta – non il più importante, ovviamente – riguardava la possibilità di aggiungere alla rosa un calciatore completamente libero dagli impegni internazionali, e quindi dalle fatiche (e dai possibili infortuni) che derivano dal difendere i colori della propria nazionale. D’altronde, era stato lo stesso portiere ad assicurare alla dirigenza mancunian che la sua carriera con il Camerun era giunta al termine a seguito di quello che durante i Mondiali di Qatar era stato raccontato come un furioso litigio con il Ct Song, e che aveva condotto la Federazione del Paese africano ad allontanare il calciatore dopo la prima gara del girone. Dopo la rottura, lo stesso Onana si era affrettato a ufficializzare il suo addio: "La mia storia con la nazionale è giunta al termine". Una decisione dettata dalla consapevolezza che, con Song in panchina, ma soprattutto con Eto’o alla guida della Federazione, molto difficilmente le porte della Nazionale si sarebbero riaperte. Difatti il litigio che aveva portato all’allontanamento di Onana dal Mondiale non aveva in realtà avuto come altro protagonista il Ct Song, ma era arrivato al termine di un battibecco per questioni tattiche fra il portiere e Eto’o, già all’epoca presidente federale.

Onana, la sorprendente convocazione

Ecco perché, quando ad agosto, a poche settimane dal suo arrivo a Manchester, è arrivata la nuova convocazione da parte di Song per la sfida al Burundi, il primo a rimanere di stucco è stato proprio Onana. Da allora l’estremo difensore ha collezionato altre 3 presenze con il Camerun ed è tornato in lizza per una convocazione alla Coppa d’Africa che inizierà il 13 gennaio e si concluderà l’11 febbraio. Una eventualità, questa, che non piace allo United: il club - che non aveva programmato l’impegno di Onana - è piuttosto irritato di fronte alla prospettiva di perdere l’estremo difensore in un momento cruciale di una stagione già di per sé molto complicata, condizionata anche da un inizio tutt’altro che brillante dello stesso portiere. Un problema, questo, che si va a sommare ai tanti altri che da tempo affliggono il club più titolato d’Inghilterra.

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