Laporte e l'Arabia Saudita: "Tanti giocatori sono infelici. E sul futuro..."

Il difensore dell'Al Nassr ed ex Manchester City ha parlato in una lunghissima intervista al quotidiano spagnolo As
Laporte e l'Arabia Saudita: "Tanti giocatori sono infelici. E sul futuro..."© Getty Images

Non è tutto oro quel che luccica. Un detto che si usa spesso per mettere in guardia dalle cose, comportamenti o situazioni che appaiono a vista positivi e validi ma che in realtà magari non lo sono. Un riassunto di questo potrebbe essere il calcio dell'Arabia Saudita dove, specialmente in questa sessione di mercato, diversi calciatori sembrerebbero scontenti della scelta fatta. Vedi Henderson che ha rescisso il contratto dopo soli sei mesi ed è tornato in Europa, all'Ajax. Altri invece sono dubbiosi o ancora non hanno in testa l'idea di volersene andare come Aymeric Laporte. Il difensore spagnolo ex City è passato in estate all'Al Nassr e ha parlato ad As

Laporte, le abitudini dell'Arabia Saudita

Laporte nella sua lunga intervista al quotidiano spagnolo ha parlato del cambiamento fatto in estate: "Rispetto all'Europa è tutto diverso, ma alla fine è tutta questione di adattamento, anche se qui non ci hanno reso le cose facili. Tanti giocatori sono infelici, ma è una novità per tutti. Loro non erano abituati ad avere calciatori europei e devono adattarsi a un po' più di serietà, prendono tutto alla leggera. In altre parole, vanno davvero per la loro strada. Se negoziate qualcosa, dopo averla firmata non l'accettano. Ti combattono... Ma quello che ti tolgono in questo, te lo danno in altri aspetti". Il difensore ha detto della sua esperienza personale: "Si occupano di noi, ma non abbastanza per i miei gusti. In altre parole, in Europa ti pagano un buon stipendio, ma si prendono cura di te molto di più. Hanno alcuni punti buoni come i centri commerciali e la pulizia, ma altre meno, come il traffico". E sul futuro: "No, al momento non ho pensato di voler andare via, ma se vengo deluso in così poco tempo... qualche domanda te la fai. Non è ancora il momento, ma in futuro potrebbe esserlo se questa dinamica continua".

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Laporte, il City e l'Europeo

Dall'Al Nassr al passato e l'esperienza con il City: "Il Manchester mi ha regalato vittorie e trofei. È una cosa fantastica per un calciatore. Sono sicuro che avrei potuto fare molto meglio ed è un peccato per gli infortuni, che sono arrivati troppo spesso e hanno condizionato la mia carriera. Ma sono dove sono e non è andata così male. Ma sì, sarebbe stato meglio non avere questi problemi perché le cose sarebbero state diverse". Poi due parole su Rodri (decisivo nella finale di Champions contro l'Inter): "Nel mio primo anno al City non c'era, ma quando è arrivato era un giocatore completamente diverso. Lo può dire lui stesso. Quando è arrivato, Rodri non sapeva nemmeno dove posizionarsi e oggi è il migliore al mondo in quella posizione. Inoltre, mi ha aiutato molto. Ci capiamo, mi ha aiutato molto con gli automatismi del gioco. Siamo in sintonia". E su Guardiola: "Tatticamente è il miglior allenatore del mondo, senza dubbio. Ora lo vedo ancora di più dall'esterno e ti rendi conto".

Ha parlato della convocazione con la Spagna: "Sto giocando a un buon livello in Arabia, spingendomi al massimo per arrivare nelle migliori condizioni in nazionale, per competere e dimostrare che posso starci ancora nel gruppo anche per il futuro". E dell'Europeo: "Lo vedo molto bene. Abbiamo vinto l'ultima Nations League e sto bene. Il fatto è che non tutte le partite possono essere vinte, perché non tutto è una linea retta. Tutti vogliono vincere. Inghilterra, Portogallo, Francia... Hanno squadre pazzesche, ad essere onesti". A chiudere una domanda di mercato sulle voci del Real Madrid: "No, non ho ricevuto niente". 

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Non è tutto oro quel che luccica. Un detto che si usa spesso per mettere in guardia dalle cose, comportamenti o situazioni che appaiono a vista positivi e validi ma che in realtà magari non lo sono. Un riassunto di questo potrebbe essere il calcio dell'Arabia Saudita dove, specialmente in questa sessione di mercato, diversi calciatori sembrerebbero scontenti della scelta fatta. Vedi Henderson che ha rescisso il contratto dopo soli sei mesi ed è tornato in Europa, all'Ajax. Altri invece sono dubbiosi o ancora non hanno in testa l'idea di volersene andare come Aymeric Laporte. Il difensore spagnolo ex City è passato in estate all'Al Nassr e ha parlato ad As

Laporte, le abitudini dell'Arabia Saudita

Laporte nella sua lunga intervista al quotidiano spagnolo ha parlato del cambiamento fatto in estate: "Rispetto all'Europa è tutto diverso, ma alla fine è tutta questione di adattamento, anche se qui non ci hanno reso le cose facili. Tanti giocatori sono infelici, ma è una novità per tutti. Loro non erano abituati ad avere calciatori europei e devono adattarsi a un po' più di serietà, prendono tutto alla leggera. In altre parole, vanno davvero per la loro strada. Se negoziate qualcosa, dopo averla firmata non l'accettano. Ti combattono... Ma quello che ti tolgono in questo, te lo danno in altri aspetti". Il difensore ha detto della sua esperienza personale: "Si occupano di noi, ma non abbastanza per i miei gusti. In altre parole, in Europa ti pagano un buon stipendio, ma si prendono cura di te molto di più. Hanno alcuni punti buoni come i centri commerciali e la pulizia, ma altre meno, come il traffico". E sul futuro: "No, al momento non ho pensato di voler andare via, ma se vengo deluso in così poco tempo... qualche domanda te la fai. Non è ancora il momento, ma in futuro potrebbe esserlo se questa dinamica continua".

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