Rodri: "Il gol all'Inter il sogno di una vita: mi ha cambiato la carriera"

La finale di Champions vinta ad Istanbul, il retroscena su Guardiola e gli obiettivi del 2024: le parole del centrocampista spagnolo del City
Rodri: "Il gol all'Inter il sogno di una vita: mi ha cambiato la carriera"© /Agenzia Aldo Liverani Sas

Il Manchester City ha chiuso un 2023 fatto di successi importanti: dalla conquista della prima Champions League fino al Mondiale per Club a dicembre, nel mezzo anche le coppe nazionali e lo scudetto in Premier League per il primo treble della storia per la società. Tra i protagonisti di quella finale di Istanbul contro l'Inter c'è stato senza dubbio Rodri: il centrocampista ha segnato la rete della vittoria e ha affermato ad As: "Alcuni gol segnano una carriera". Lo spagnolo si è raccontato in una lunga intervista dove ha parlato anche di Guardiola, di Haaland e degli obiettivi per il 2024.

Rodri: "Quel gol mi ha cambiato la carriera"

Rodri è tornato a parlare della finale di Champions a distanza di qualche mese: "Un momento del genere ti catapulta in un luogo unico dove ci sono pochi eletti. Diventi parte della storia e io sono entrato in quella del City. Una cosa che sogni e ti cambia la carriera poi ricordi che gol così li hanno fatti Zidane a Glasgow oppure Iniesta nella finale del Mondiale. Questa volta è toccato a me e mi sento fortunato". Poi ha spiegato cosa ha pensato prima di tirare: "Ho avuto due o tre secondi per capire cosa fare. Ho cambiato idea due volte e alla fine l'ho messa a lato. Ricordo tutto con grande gioia perché è stata una finale combattuta ed equilibrata". E sull'esultanza: "E' stato lo scatto più veloce che io abbia mai fatto, ma dentro di me pensavo anche che mancavano ancora 20 minuti". Poi le parole di Guardiola: "Pep mi ha afferrato e mi ha detto 'Finalmente ce l'abbiamo fatta" e poi svela un curioso retroscena "Mentra abbiamo alzato al cielo la Coppa mi si avvicinò e mi spiegò alcuni concetti di gioco, perché avevamo fatto bene una cosa e non l'altra... lo guardai e gli dissi di godersi la serata e di festeggiare. Però questo fa capire la sua mentalità". Poi il paragone con Haaland e l'arrivo in Premier... 

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Rodri, gli elogi ad Haaland e la Premier

Il centrocampista ha continuato parlando del gruppo: "Siamo migliorati come squadra. Ora siamo una famiglia e questo ha fatto la differenza. Queste cose si vedono nei dettagli". Sull'arrivo in Premier: "Essendo un campionato più fisico da quando sono arrivato al City ho preso 10 chili.  E' necessatio per competere qui: serve avere più forza. La stessa cosa la vedo in Pau Torres all'Aston Villa, piano piano sta prendendo volume rispetto a quando era al Villarreal". Poi gli elogi ad Haaland: "Gioca in modo diverso rispetto a qualche anno fa. Occupa in modo diverso gli spazi e sa cosa fare. All'inizio era molto ansioso, ma per migliorare questi aspetti si deve imparare e addattarsi alla squadra. Lui ora è più positivo. Non dimentichiamo che è un ragazzo di 22 anni con le preoccupazioni della sua età. È come tutti noi quando abbiamo iniziato: passa la giornata a ridere, scherzare, ma non con quel carattere aspro che sembra. È molto amichevole, molto buono, parla di tutto, penso che sia un ragazzo sensazionale... E soprattutto ha una fame e una voracità di coltivare il proprio corpo, di migliorare, di stare sempre bene. Mi ricorda Cristiano e Messi per questo". Non è tutto perché Rodri ha svelato anche gli obiettivi del 2024...

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Rodri e l'obiettivo del 2024

Dopo aver dato uno sguardo ai successi del 2023 è arrivato il momento di guardare avanti e al prossimo anno: "Non vedo l'ora di giocare l'Europeo con la Spagna. Non siamo i favoriti siccome negli ultimi grandi tornei non siamo andati benissimo, ma siamo onorati di esserci e poter dimostrare il nostro valore. Dobbiamo giocare come una piccola squadra perché c'è da fare di più degli altri... l'unico modo per provare ad arrivare fino in fondo". E con il City: "Voglio continuare a vincere e migliorare. Sono nel mezzo della mia carriera e ho ancora ampi margini di miglioramento. Vogliamo ripetere quanto fatto l'anno scorso e come ha detto Haaland 'se l'abbiamo fatto una volta possiamo farlo di nuovo'. Possiamo fare cose importanti". In chiusura ha parlato delle tante partite: "Il calcio è destinato a poche pause. La FIFA deve agire velocemente. Il corpo si abitua a competere ma ha un limite e lo dimostra il numero elevato di infortuni. Più siamo riposati e più ne giova lo spettacolo". 

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Il Manchester City ha chiuso un 2023 fatto di successi importanti: dalla conquista della prima Champions League fino al Mondiale per Club a dicembre, nel mezzo anche le coppe nazionali e lo scudetto in Premier League per il primo treble della storia per la società. Tra i protagonisti di quella finale di Istanbul contro l'Inter c'è stato senza dubbio Rodri: il centrocampista ha segnato la rete della vittoria e ha affermato ad As: "Alcuni gol segnano una carriera". Lo spagnolo si è raccontato in una lunga intervista dove ha parlato anche di Guardiola, di Haaland e degli obiettivi per il 2024.

Rodri: "Quel gol mi ha cambiato la carriera"

Rodri è tornato a parlare della finale di Champions a distanza di qualche mese: "Un momento del genere ti catapulta in un luogo unico dove ci sono pochi eletti. Diventi parte della storia e io sono entrato in quella del City. Una cosa che sogni e ti cambia la carriera poi ricordi che gol così li hanno fatti Zidane a Glasgow oppure Iniesta nella finale del Mondiale. Questa volta è toccato a me e mi sento fortunato". Poi ha spiegato cosa ha pensato prima di tirare: "Ho avuto due o tre secondi per capire cosa fare. Ho cambiato idea due volte e alla fine l'ho messa a lato. Ricordo tutto con grande gioia perché è stata una finale combattuta ed equilibrata". E sull'esultanza: "E' stato lo scatto più veloce che io abbia mai fatto, ma dentro di me pensavo anche che mancavano ancora 20 minuti". Poi le parole di Guardiola: "Pep mi ha afferrato e mi ha detto 'Finalmente ce l'abbiamo fatta" e poi svela un curioso retroscena "Mentra abbiamo alzato al cielo la Coppa mi si avvicinò e mi spiegò alcuni concetti di gioco, perché avevamo fatto bene una cosa e non l'altra... lo guardai e gli dissi di godersi la serata e di festeggiare. Però questo fa capire la sua mentalità". Poi il paragone con Haaland e l'arrivo in Premier... 

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