Laporte, il City e l'Europeo
Dall'Al Nassr al passato e l'esperienza con il City: "Il Manchester mi ha regalato vittorie e trofei. È una cosa fantastica per un calciatore. Sono sicuro che avrei potuto fare molto meglio ed è un peccato per gli infortuni, che sono arrivati troppo spesso e hanno condizionato la mia carriera. Ma sono dove sono e non è andata così male. Ma sì, sarebbe stato meglio non avere questi problemi perché le cose sarebbero state diverse". Poi due parole su Rodri (decisivo nella finale di Champions contro l'Inter): "Nel mio primo anno al City non c'era, ma quando è arrivato era un giocatore completamente diverso. Lo può dire lui stesso. Quando è arrivato, Rodri non sapeva nemmeno dove posizionarsi e oggi è il migliore al mondo in quella posizione. Inoltre, mi ha aiutato molto. Ci capiamo, mi ha aiutato molto con gli automatismi del gioco. Siamo in sintonia". E su Guardiola: "Tatticamente è il miglior allenatore del mondo, senza dubbio. Ora lo vedo ancora di più dall'esterno e ti rendi conto".
Ha parlato della convocazione con la Spagna: "Sto giocando a un buon livello in Arabia, spingendomi al massimo per arrivare nelle migliori condizioni in nazionale, per competere e dimostrare che posso starci ancora nel gruppo anche per il futuro". E dell'Europeo: "Lo vedo molto bene. Abbiamo vinto l'ultima Nations League e sto bene. Il fatto è che non tutte le partite possono essere vinte, perché non tutto è una linea retta. Tutti vogliono vincere. Inghilterra, Portogallo, Francia... Hanno squadre pazzesche, ad essere onesti". A chiudere una domanda di mercato sulle voci del Real Madrid: "No, non ho ricevuto niente".