Un italiano al River Plate! È il figlio di un ex Juve, lo riconoscete?

Un passo importante per la sua carriera. Un sorriso grandissimo, come si può notare dalla foto al momento della firma con il River Plate, e con un passato in Europa, più precisamente a Novara. Difficile riconoscerlo da una semplice immagine, ma lui è il figlio di un ex calciatore della Juventus. Forse ora verrà un po' più facile ricordarlo, nel viso e nei lineamenti lo ricorda abbastanza. I più attenti avranno sicuramente notato la somiglianza. Prima di svelare di chi si tratta parliamo del passato. Suo padre in Italia ha vestito le maglie di Cagliari, Napoli, Roma e poi quattro stagioni con i bianconeri, proprio in questo ordine.

Di ruolo attaccante, totalmente diverso dal figlio in campo, e con la Vecchia Signora è rimasto fino al 2002 (10 gol in totale) salvo poi lasciare l'Europa e volare in Argentina, al River Plate. Club che in passato ha sempre avuto legami con l'Italia: Sivori, Passarella, Francescoli, Batistuta, Crespo, Higuain e che da sempre fa crescere giovani talenti, gli ultimi Alvarez e quell'Echeverri a un passo dal City. Ecco da qui parte l'intreccio, perché a distanza di 21 anni ora anche il figlio più grande ha firmato con la formazione allenata da Demichelis. C'è chi l'avrà riconosciuto e chi ancora ha qualche dubbio, ma avete capito di chi si tratta?

Fonseca, occasione River Plate

Proprio così. L'identikit iniziale è quella del papà Daniel, ora agente, e lui è Nicolas Fonseca. Di ruolo centrocampista e cresciuto calcisticamente in Italia. Il calcio, come è facilmente intuibile, è sempre stato parte integrante della sua vita. Sin da bambino ha seguito le gesta in campo del padre e ha sempre voluto seguirne le orme. Nonostante il ruolo diverso è riuscito a ritagliarsi un po' di spazio in Serie C prima di salutare il Bel Paese e volare in Uruguay. E' nato a Napoli, ma le sue origini sono proprio sudamericane e in poche parole ha deciso di tornare a casa per ricercare l'essenza più pura del calcio, quello caldo e passionale di quelle zone.

Ritrovare gli stimoli per riassaporare quella gioia nel giocare e provare a inseguire quel sogno coltivato sin da piccolo. Nei giorni scorsi ha firmato un contratto di quattro anni con il River Plate, con una clausola da 30 milioni, ed è un passaggio fondamentale per la sua giovanissima carriera. Il sorriso è quello di chi sa di avere tra le mani un'opportunità davvero importante per continuare nel suo percorso di crescita. Ha iniziato la preparazione a Orlando con tutta la squadra in vista dell'inizio della nuova stagione. Insomma il suo 2024 è cominciato al meglio e ora tocca a lui dimostrare il suo valore. Qualità su cui Demichelis non ha nessuno dubbio...

Fonseca, Demichelis e passato a Novara

"È un centrocampista molto tecnico e molto intelligente. Nel primo allenamento, ci ha mostrato sprazzi delle sue capacità. Ha un grande piede" ha detto l'allenatore del River Demichelis, ex difensore del Bayern Monaco tra le altre, ai microfoni di Tyc Sports. E poi ha continuato: "Dovrà adattarsi. Dovrà capire il ruolo da protagonista del club. Non ho dubbi che si adatterà". Parole al miele, ma ora come sempre tocca al campo e a lui fa capire di essere pronto per questa occasione. In Sudamerica il calcio è diverso, più veloce e che esalta i giocatori abili tecnicamente come è lui.

In Italia ha fatto intravedere le sue capacità sin dalle giovanili a Novara, club dove è cresciuto e dove ha avuto la possibilità di assaggiare il calcio dei grandi. In Serie C ha fatto il suo esordio contro la Virtus Entella il 2 dicembre del 2018, salvo poi affrontare un periodo difficile con i piemontesi. Appena 20 presenze in due anni senza la possibilità di avere continuità di minutaggio e poi la decisione di lasciare l'Italia, gli amici, gli affetti e riniziare una nuova vita in Uruguay. Ironia della sorte proprio al River Plate, ma di Montevideo. Una stagione lì prima di cambiare aria e volare ai Wanderers, club uruguagio dove ha giocato insieme al fratello più piccolo Matias (cresciuto nell'Inter e con un anno in C alla Pergolettese). Un anno importante per lui e per i risultati ottenuti dalla sua squadra. In campo è cresciuto, è maturato anche fisicamente, e il River Plate l'ha osservato per diverso tempo prima di convincersi a prelevarlo al 60% e portarlo a Buenos Aires. A 25 anni è arrivato il momento di spiccare il volo, lasciare casa, l'Uruguay, per andare in Argentina: stessa passione, stessa voglia di sempre e quella possibilità di inseguire il suo sogno.