Haaland, la clausola valida per l'estero e quella passione per la lasagna

Il bomber del City potrebbe lasciare Manchester nel 2024 in cambio di 200 milioni: il "legame culinario" con l'Italia fa sognare i tifosi delle big della Serie A
Haaland, la clausola valida per l'estero e quella passione per la lasagna© EPA

MANCHESTER (Regno Unito) - Nonostante la smentita di Pep Guardiola dopo le voci circolate in Spagna circa una clausola rescissoria presente nel contratto di Erling Haaland, dal Regno Unito giungono novità in merito: secondo The Athletic qualsiasi club che non giochi in Premier League - a partire dall'estate del 2024 - potrebbe acquistare il bomber norvegese in cambio di un assegno da 200 milioni di euro. Tale valore, poi, sempre stando a quanto riportato dal tabloid britannico, scenderebbe di stagione in stagione man mano che ci si avvicini alla scadenza dell'accordo quinquennale che lega il 22enne al City. In Inghilterra parlano di tale clausola come di una formalità: la società di Mansour, infatti, da anni ha adottato una politica volta a non trattenere i giocatori che manifestino la volontà di lasciare Manchester.

Haaland e il legame con l'Italia: la Serie A sogna

Sognare non costa nulla e seppur in Spagna si parli di "clausola pro-Real Madrid", il forte legame tra Haaland e l'Italia - oltre alle parole di papà Alf-Inge, che non ha escluso a priori un approdo futuro di Erling nel Belpaese - stuzzica la fantasia dei tifosi delle big della Serie A. Guardiola ha scherzato in una recente conferenza stampa su quello che sarebbe "l'ingrediente segreto" alla base della clamorosa verve realistica del giovane bomber norvegese, vale a dire un piatto di lasagne prima di ogni partita. Ma questo intreccio - fin qui soltanto culinario - tra l'ex Salisburgo e lo Stivale non si esaurisce di certo qui: in occasione del match di Champions League vinto 5-0 contro il Copenaghen, nel quale ha messo a segno una doppietta, seduto nell'East Stand - la tribuna executive dell'Etihad Stadium - accanto alla famiglia di Haaland c'era infatti il proprietario di un ristorante italiano (Vero Moderno) che, manco a dirlo, si ritiene sia il preferito del calciatore.

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