Stefano LanzoTORINO - Il 18 gennaio la Juventus avrà un Consiglio di amministrazione nuovo di zecca, dopo il terremoto societario del 28 novembre. E nel nuovo Cda, come ha già anticipato John Elkann in persona, siederanno figure tecniche legate al mondo dell’economia, della finanza e della giurisprudenza. Perciò non ci sarà spazio per uomini di calcio all’interno di una governance, guidata dal futuro presidente Ferrero e dal direttore generale Scanavino, chiamata a due missioni diverse, ma strettamente correlate: rimettere in ordine i conti e respingere con puntiglio le accuse sui vari fronti della giustizia, ordinaria con l’inchiesta Prisma, sportiva con il fascicolo della Figc e sportiva straniera con le indagini della Uefa.
Marotta torna alla Juve? La situazione aggiornata
Andrà giocoforza ristrutturata l’area sportiva e i rumors attorno al ritorno di Beppe Marotta alla Juventus sono in costante aumento. Del resto, la figura dell’attuale ad dell’Inter gode della grande stima di John Elkann, in bianconero ha fatto benissimo, non bene, ed è un dirigente top in Italia e in Europa. Però nel 2018 Marotta era andato via da amministratore delegato e a gennaio, nella Juventus, resterebbe così fuori dal Cda nel momento del suo eventuale insediamento: per un professionista che è andato sempre in crescendo nella carriera dirigenziale, potrebbe sembrare una “diminutio” (anche se potrebbe entrare in un secondo momento).
Il nuovo ds della Juve per la prossima stagione: ecco tutti i nomi
Ma che il nome di Marotta circoli dalle parti della Continassa è confermato in maniera indiretta dai nomi che escono sulla figura del ds per la prossima stagione: l’ultimo è Giovanni Rossi, che nella Juventus marottiana era stato per tre anni responsabile del settore giovanile, prima di ritornare al Sassuolo. Un direttore sportivo operativo al fianco di un dirigente di alto livello, come era successo nella Juventus con il tandem Marotta-Paratici: è una possibilità. Un profilo “alla Marotta”, se non proprio l’originale, escluderebbe ds come Cristiano Giuntoli e Igli Tare (che hanno contratti onerosi e sono abituati a lavorare all’apice della piramide), mentre darebbe forza ad altre candidature. Come quelle dello stesso Rossi o di Andrea Berta dell’Atletico Madrid. Piace molto Frederic Massara che prima alla Roma poi al Milan ha dimostrato di saper lavorare in piazze top in punta di piedi, ottenendo risultati notevoli, al fianco di Paolo Maldini e con Geoffrey Moncada come capo degli scout; la tipologia di ds è anche quella di Gianluca Petrachi, abituato a lavorare sul campo e con risorse limitate; non è da escludere a priori nemmeno la soluzione interna, con una promozione di Giovanni Manna, che nella Juventus Next Gen ha ottenuto risultati (gli esempi lampanti sono Miretti e Fagioli) ed è stimato dalla proprietà.