Torino, l’idea nuova è Bernabé

L’argentino del Parma può essere l’alternativa mancina a centrocampo: Vagnati riflette. Classe 2001, è cresciuto nel Barcellona e ha giocato nel City prima di arrivare in Italia
Torino, l’idea nuova è Bernabé© /Agenzia Aldo Liverani Sas

TORINO - È parso ottimista Ivan Juric, probabilmente di più rispetto a quanto lo siano molti tifosi granata, quando nella conferenza stampa di ieri gli è stato chiesto del mercato del Torino. «Se sento la volontà della società di darmi i due rinforzi? Penso di sì», ha affermato. Certo, poi ha aggiunto che i due rinforzi richiesti li avrebbe voluti a disposizione dal primo giorno di gennaio, in modo da poter contare sui nuovi innesti per il ciclo di partite ravvicinate che la sua squadra sta giocando. Il tecnico non è stato accontentato nei tempi - e non ha mancato di sottolinearlo, secondo il suo costume - ma crede che potrà esserlo nella sostanza: vuole due giocatori (almeno) per completare da un punto di vista numerico la rosa a sua disposizione, uno di questi dovrà essere un centrocampista di piede mancino, caratteristica che nessun altro giocatore del Torino ha, fatta eccezione per il giovane Gineitis che è stato appena promosso dalla Primavera alla Prima squadra. Proprio per cercare di accontentare l’allenatore croato, Davide Vagnati si è mosso per uno dei più promettenti calciatori del campionato di Serie B: parliamo di Adrián Bernabé.

Bernabé è cresciuto nella cantera del Barcellona

Classe 2001, di proprietà del Parma e di nazionalità spagnola, è cresciuto nella cantera del Barcellona prima di trasferirsi in Inghilterra al Manchester City ed arrivare poi, nell’estate del 2021, in Emilia. Mancino di piede, sa dare del tu al pallone ed è entrato anche nel giro dell’Under 21 spagnola (selezione in cui i centrocampisti bravi con i piedi non mancano di certo). Bernabè piace anche per la sua duttilità tattica. Può infatti giocare sia come interno di centrocampo che come trequartista ma all’occorrenza che può essere impiegato anche a tutta fascia sulla sinistra: nel Manchester City Under 23 è stato spesso impiegato anche come terzino. Alla prima stagione in Italia con la maglia del Parma si era presentato collezionano sedici presenze, cinque gol e un assist decisivo: un bottino che sarebbe potuto essere anche migliore se non fosse stato costretto a saltare tutta la prima parte di stagione a causa di un infortunio.

Anche a San Siro contro l'Inter ha stupito tutti

Quest’anno Bernabè si sta consacrando: gioca con continuità e il livello di prestazione è sempre molto alto e anche in Coppa Italia, a San Siro contro l’Inter, ha stupito tutti dimostrando di essere a suo agio anche quando il livello degli avversari si alza rispetto a quello delle squadre che normalmente affronta nel campionato cadetto. Certo per assimilare gli schermi e l’idea di calcio di Juric avrebbe bisogno di tempo, considerato che a Parma gioca un calcio diverso e anche nel suo percorso tra il Barcellona e il Manchester City è sempre stato abituato a interpretare in maniera differente il ruolo di centrocampista rispetto a quanto richiede il tecnico croato, ma con Juric chi ha qualità solitamente alla fine emerge. I contatti tra le parti sono stati già avviati, anche se la trattativa non si preannuncia affatto semplice da portare alla conclusione. Il Parma è in zona playoff e ha l’obiettivo di tornare in Serie A: avere un giocatore della qualità di Bernabè in mezzo al campo fino al termine della stagione farebbe certamente comodo a Fabio Pecchia per riuscire a raggiungere l’obiettivo (a proposito di Parma, da segnalare che ieri la squadra emiliana ha perso 4-0 con il Bari che è stato trascinato dalla tripletta di Walid Cheddira, altro giocatore che il Torino da tempo sta seguendo con grande interesse). Il centrocampista spagnolo farebbe però parecchio comodo anche a Ivan Juric che per sviluppare meglio la propria idea di calcio vorrebbe un giocatore con quelle caratteristiche tecniche in mezzo al campo, in modo da poter attaccare con maggiore insistenza ed efficacia sul lato sinistro del campo, il lato che, storicamente, è sempre stato quelle forte delle squadre allenate dal tecnico croato. C’è tempo fino alla fine del mese per riuscire a trovare un’intesa per regalare Bernabé a Juric per la seconda parte di stagione: la palla passa dunque nelle mani di Vagnati e Cairo. Il tecnico ha più volte ribadito di vedere nei suoi dirigenti la voglia di accontentarlo e di rinforzare il Torino: le prossime due settimane e mezzo diranno se le sue sensazioni erano corrette oppure no.

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