Chelsea-Arabia Saudita, la corsia sospetta del mercato: Ceferin, tutto ok?

Molti giocatori dei Blues stanno ricevendo offerte dai club della Saudi Professional League: non sembra essere solo un caso

Il Chelsea riparte da Pochettino dopo l'ultima stagione fallimentare in Premier League chiusa al 13° posto. Il faraonico mercato di gennaio non ha portato i risultati attesi in casa Blues, dove la priorità estiva è quella di ridurre il monte ingaggi, al momento oltre i 270 milioni di euro, per evitare le sanzioni legate al Fair Play Finanziario. La lista degli esuberi comunicata dal nuovo tecnico è bella ampia con calciatori del calibro di N’Golo Kante, Kalidou Koulibaly, Hakim Ziyech, Pierre-Emerick Aubameyang, Romelu Lukaku ed Edouard Mendy pronti a salutare Londra definitivamente, allettati dalle offerte che arrivano dall’Arabia Saudita. Certamente la Saudi Professional League ha deciso di investire sui campioni europei, ma il collegamento con il Chelsea non sembra essere solamente un caso.

Arabia Saudita, il ruolo del governo nel calcio

Il governo saudita ha annunciato l'inizio di una nuova era calcisitica fondata su enormi investimenti. Il PIF (acronimo di Public Investment Fund), ovvero lo stesso fondo sovrano che ha acquisito e gestisce il Newcastle, ha acquisito il 75% delle quote azionarie dei quattro club più seguiti della Saudi Pro League, vale a dire Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad e il neopromosso Al Ahli mettendogli a disposizione un budget praticamente illimitato.

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Chelsea-Arabia Saudita, qual è il legame?

La testata inglese The Independent ha sottolineato il legame tra il fondo sovrano saudita - il cui presidente è il principe ereditario del Regno, Mohammad Bin Salman - con il fondo Clearlake Capital, che "gestisce asset per miliardi di sterline per conto del PIF". Clearlake Capital fa parte dello stesso consorzio che assieme a Todd Boehly ha acquistato il Chelsea da Abramovich nel maggio 2022. Ecco che la disponibilità infinita di risorse dei club sauditi gestiti dal PIF può aiutare il Chelsea nella sessione estiva a rimettere in sesto le finanze.

Gli esuberi del Chelsea in Arabia Saudita

N’Golo Kanté è ad un passo dalla firma di un contratto da 100 milioni a stagione con l’Al Ittihad, Kalidou Koulibaly sarebbe vicino ad accettare l’offerta delll’Al-Hilal con un triennale da 30 milioni all’anno mentre è più difficile la strada per Lukaku che sarebbe intenzionato a restare all'Inter. Anche Mendy, Aubameyang e Ziyech sembrano aver ricevuto proposte interessanti dalla Saudi Pro League: tutte cessioni onerose che permetterebbero al Chelsea di potersi rilanciare nuovamente nella sessione di mercato estiva. Tutto ok per la Uefa? È un metodo appropriato per soddisfare i requisiti richiesti per il Fair Play finanziario e non incorrere in nessuna sanzione?

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Il Chelsea riparte da Pochettino dopo l'ultima stagione fallimentare in Premier League chiusa al 13° posto. Il faraonico mercato di gennaio non ha portato i risultati attesi in casa Blues, dove la priorità estiva è quella di ridurre il monte ingaggi, al momento oltre i 270 milioni di euro, per evitare le sanzioni legate al Fair Play Finanziario. La lista degli esuberi comunicata dal nuovo tecnico è bella ampia con calciatori del calibro di N’Golo Kante, Kalidou Koulibaly, Hakim Ziyech, Pierre-Emerick Aubameyang, Romelu Lukaku ed Edouard Mendy pronti a salutare Londra definitivamente, allettati dalle offerte che arrivano dall’Arabia Saudita. Certamente la Saudi Professional League ha deciso di investire sui campioni europei, ma il collegamento con il Chelsea non sembra essere solamente un caso.

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Il governo saudita ha annunciato l'inizio di una nuova era calcisitica fondata su enormi investimenti. Il PIF (acronimo di Public Investment Fund), ovvero lo stesso fondo sovrano che ha acquisito e gestisce il Newcastle, ha acquisito il 75% delle quote azionarie dei quattro club più seguiti della Saudi Pro League, vale a dire Al Hilal, Al Nassr, Al Ittihad e il neopromosso Al Ahli mettendogli a disposizione un budget praticamente illimitato.

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