Raimondo, il bomberino che può già andare in Serie A

Il giovanissimo goleador di proprietà del Bologna sta entusiasmando con la maglia della Ternana. Su di lui il Cagliari e non solo

Anche la A se n’è accorta: Antonio Raimondo, il bomberino 19enne che nella sua prima mezza annata di B ha segnato per la Ternana già 7 reti, potrebbe raggiungere la massima serie - dove vi aveva debuttato da diciassettenne col Bologna di Mihajlovic - già a questa finestra di mercato perché in effetti il ragazzo ha stoffa e potrebbe bruciare le tappe.

Nei giorni scorsi è emerso l’interessamento del Cagliari ma in realtà Raimondo è da tempo tenuto d’occhio da parecchi club della massima serie. Che lasci anzitempo la Ternana già in questo mese, però, è tutto da vedere. Il club umbro si fa forte di un prestito dal Bologna fino a giugno, vorrebbe che fosse rispettato e farà di tutto perché ciò avvenga. Certo, il club emiliano guarda con attenzione alla crescita del ragazzo e una seconda parte di stagione nella massima serie, con un minimo di garanzie sul suo impiego, potrebbe prepararlo ancora meglio al ritorno a Bologna, comunque previsto per l’estate, quando Raimondo rientrerà alla base e potrebbe anche rimanerci, dovesse mostrarsi all’altezza.

Raimondo e il legame con la Ternana

Come sempre accade in questi casi, un peso non da poco ce l’avrà anche la volontà del giocatore che comunque si sente molto legato alla Ternana: ha scommesso fin da subito su un progetto di rifondazione non semplice e non di prima fascia ma ha sempre creduto nelle potenzialità della squadra, anche quando annaspava con Lucarelli, prima che le Fere iniziassero a scalare la classifica, con l’arrivo di Breda in panchina e anche grazie alle reti di Raimondo. Un dato significativo che aiuta a capire il valore del ragazzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il confronto con tre giovani azzurri

Negli ultimi anni la Serie B ha lanciato tre giovani prime punte italiane: Colombo, Lucca e Mulattieri. Ebbene, tutti e tre iniziarono a misurarsi con la B a un’età leggermente superiore alla sua e tutti e tre segnarono nella loro stagione di debutto in B meno reti di quante Raimondo ne ha segnate in mezza annata. Nell’attesa che in questo mercato di gennaio si definisca il suo futuro, non sarebbe male che anche gli staff tecnici delle nazionali giovanili prendano atto della sua crescita. E magari, alla prossima infornata di convocazioni, sarebbe interessante vedere Raimondo con l’Under 21, anziché 20 dove gioca oggi, proprio per dargli un’altra opportunità di crescita, facendolo misurare, da sottoleva, coi più promettenti giovani europei.

L’esangue movimento giovanile azzurro, che da tempo fatica a sfornare talenti in attacco, potrebbe avere una bella pepita fra le mani. E se tutti remeranno dalla stessa parte, fra qualche tempo potremmo avere una prima punta di alto livello, quella che rischia di mancare come il pane nel futuro prossimo del calcio azzurro.

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Anche la A se n’è accorta: Antonio Raimondo, il bomberino 19enne che nella sua prima mezza annata di B ha segnato per la Ternana già 7 reti, potrebbe raggiungere la massima serie - dove vi aveva debuttato da diciassettenne col Bologna di Mihajlovic - già a questa finestra di mercato perché in effetti il ragazzo ha stoffa e potrebbe bruciare le tappe.

Nei giorni scorsi è emerso l’interessamento del Cagliari ma in realtà Raimondo è da tempo tenuto d’occhio da parecchi club della massima serie. Che lasci anzitempo la Ternana già in questo mese, però, è tutto da vedere. Il club umbro si fa forte di un prestito dal Bologna fino a giugno, vorrebbe che fosse rispettato e farà di tutto perché ciò avvenga. Certo, il club emiliano guarda con attenzione alla crescita del ragazzo e una seconda parte di stagione nella massima serie, con un minimo di garanzie sul suo impiego, potrebbe prepararlo ancora meglio al ritorno a Bologna, comunque previsto per l’estate, quando Raimondo rientrerà alla base e potrebbe anche rimanerci, dovesse mostrarsi all’altezza.

Raimondo e il legame con la Ternana

Come sempre accade in questi casi, un peso non da poco ce l’avrà anche la volontà del giocatore che comunque si sente molto legato alla Ternana: ha scommesso fin da subito su un progetto di rifondazione non semplice e non di prima fascia ma ha sempre creduto nelle potenzialità della squadra, anche quando annaspava con Lucarelli, prima che le Fere iniziassero a scalare la classifica, con l’arrivo di Breda in panchina e anche grazie alle reti di Raimondo. Un dato significativo che aiuta a capire il valore del ragazzo.

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