Il confronto con tre giovani azzurri
Negli ultimi anni la Serie B ha lanciato tre giovani prime punte italiane: Colombo, Lucca e Mulattieri. Ebbene, tutti e tre iniziarono a misurarsi con la B a un’età leggermente superiore alla sua e tutti e tre segnarono nella loro stagione di debutto in B meno reti di quante Raimondo ne ha segnate in mezza annata. Nell’attesa che in questo mercato di gennaio si definisca il suo futuro, non sarebbe male che anche gli staff tecnici delle nazionali giovanili prendano atto della sua crescita. E magari, alla prossima infornata di convocazioni, sarebbe interessante vedere Raimondo con l’Under 21, anziché 20 dove gioca oggi, proprio per dargli un’altra opportunità di crescita, facendolo misurare, da sottoleva, coi più promettenti giovani europei.
L’esangue movimento giovanile azzurro, che da tempo fatica a sfornare talenti in attacco, potrebbe avere una bella pepita fra le mani. E se tutti remeranno dalla stessa parte, fra qualche tempo potremmo avere una prima punta di alto livello, quella che rischia di mancare come il pane nel futuro prossimo del calcio azzurro.