Clamoroso: ora il governo saudita può chiudere i rubinetti del calcio!

Il Pif avrebbe comunicato alle proprie Big Four che, a gennaio, potranno intervenire sul mercato per ritoccare la propria rosa, ma soltanto facendo ricorso "alle proprie finanze"
Clamoroso: ora il governo saudita può chiudere i rubinetti del calcio!© Getty Images

In principio fu Cristiano Ronaldo. Dodici mesi fa, durante la sessione invernale di calciomercato, l'Arabia Saudita fece capire a tutti di essere intenzionata a fare realmente sul serio. Arrivando a un accordo faraonico con il cinque volte Pallone d'Oro, in rotta di collisione con l’olandese Erik ten Hag, la Saudi Pro League annunciava al mondo la propria irruzione, sebbene l'Europa capì soltanto qualche mese più tardi, in estate, che non si trattava di uno scherzo. I fondi del Pif (il fondo d'investimento pubblico saudita) non sono però illimitati o, se lo sono, il principe Mohamed bin Salman sembra avere intenzione di far capire ai quattro club più importanti del proprio campionato (oltre all'Al Nassr anche l'Al Hilal, l'Al Ittihad e l'Al Ahli) che avere a propria disposizione un forziere pieno d'oro non sia sinonimo di poter spendere e spandere senza un un minimo di logica.

Pif, la comunicazione alle Big Four

Ed è proprio per questa ragione che, secondo quanto pubblicato dal quotidiano spagnolo As, il Pif avrebbe comunicato alle proprie Big Four che, a gennaio, potranno intervenire sul mercato per ritoccare la propria rosa, ma soltanto facendo ricorso «alle proprie finanze». Il piano strategico per portare in Arabia il Mondiale del 2034 e lavare l'immagine dello Stato saudita non è in discussione, ma questo non vuol dire che non si debba investire con razionalità facendo di tutto per sfruttare al massimo il potenziale dei campioni già portati a Riad e Gedda pagandone il loro peso in oro. Anche perché negli ultimi giorni, dopo la fuga di Karim Benzema, sono arrivate anche le voci sul possibile ritorno in Premier di Roberto Firmino e Jordan Henderson che si sarebbero stancati della propria avventura esotica e avrebbero voglia di tornare a casa. Proprio come Steven Gerrard, anche lui disposto a rinunciare alla montagna di soldi che qualche mese fa li aveva convinti a dire sì al principe ereditario.

Il mercato in Europa

In Europa, nel frattempo, il Tottenham è arrivato a un accordo per il trasferimento di Eric Dier a Monaco di Baviera e, allo stesso tempo, porterà a Londra Timo Werner, panchinaro fisso a Lipsia, per i prossimi sei mesi. L’operazione che si concluderà con il trasferimento dell’attaccante tedesco alla corte di Ange Postecoglou precederà l’offensiva finale degli Spurs sul fronte Dragusin. Sempre ieri, Pep Guardiola, dalla sua, ha assicurato di non aver ricevuto «nessuna novità» dal fronte Calvin Philips, mentre Mikel Arteta ha fatto capire che l’Arsenal «potrebbe anche non ingaggiare nessuno a gennaio». Qualche dubbio in più, invece, a Birmingham, dove Unai Emery venderebbe pure «uno o due giocatori» con l’obiettivo, poi, di rinforzarsi: «Ma non è affatto detto che a gennaio riusciremmo a farlo».

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