Un altro anno in sella, per lanciare il guanto di sfida a chi ha visto interrompere dopo undici anni il proprio dominio. Beffandolo, dicendo "no, resto dove sono", perché c’è una prospettiva per provare a ripetersi. Xabi Alonso è inevitabilmente l’uomo dell’anno in Bundesliga e in quanto tale era naturale che il Bayern lo cercasse per affidargli la panchina. Non si aspettava certo di ricevere un rifiuto: a Monaco non ci sono mica abituati. Il basco però è così, imprevedibile, pianificatore. Ha costruito una macchina perfetta e ci vede ancora del potenziale: dovesse ripetere una striscia (ancora aperta) di oltre 40 partite senza mai perdere andrebbe probabilmente oltre l’immaginazione anche del più ottimista dei tifosi, ma la sensazione di poter competere ancora ai massimi livelli, di creare un dualismo ai vertici contro il club abbondantemente più titolato di Germania, che ora più che mai vede tremare la sua egemonia. Se non puoi batterli, unisciti a loro, ma se puoi farlo resta dove sei e prova a ribatterli. È capitato a pochissimi, Klopp è uno di quelli, Xabi anche. D’altronde la stoffa è la stessa. Quella dei vincenti, che in Baviera piace tanto.
Il Bayern pensa a Zidane, ma in pole resta Nagelsmann
Ecco perché per provare a ripristinare l’ordine delle cose dell’ultimo decennio a Säbener Strasse stanno valutando anche l’ipotesi di affidare la guida tecnica a Zinédine Zidane, nome che già da tempo gravita intorno al Bayern, ma il cui matrimonio non si è mai celebrato. Finora, almeno. In Spagna si parla di telefonate già partite per capire quali siano le intenzioni del tre volte campione d’Europa con il Real Madrid, fermo da tre anni dopo aver lasciato proprio i Blancos. Accostato alle panchine di mezza Europa, ma ancora a casa evidentemente in attesa di quella chiamata che lo possa convincere. A Monaco i pensieri sono anche su Julian Nagelsmann, al momento prima scelta, pallino sia di Eberl che di Freund, gli uomini del nuovo corso sportivo del Bayern arrivati nel corso dell’attuale stagione: nonostante l’esonero (per mano di Kahn e Salihamidzic, cacciati a maggio scorso) sia fresco e non risalga a più di un anno fa, curiosamente proprio dopo aver perso alla BayArena contro il Leverkusen di Xabi, l’attuale commissario tecnico della Germania sembra stia valutando l’idea di tornare. Per provare a riportare il Bayern in cima, scalzando il Leverkusen. Che, questo sì, sarà ancora di Xabi.
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