Inter, i magnifici 5
I magnifici cinque. Per un pokerissimo, tra gol segnati, assist forniti e rigori procurati, che supera con facilità le 100 marcature. Il tutto in un attacco dinamico e complementare, pronto a soddisfare le esigenze anche del più severo degli allenatori. Qualora l’Inter dovesse davvero chiudere il colpo Lookman e non cedere nessuno là davanti, Chivu avrebbe a disposizione un reparto più che affidabile, con qualità, esperienza, garra, fame di vittoria e di arrivare lontano. Con numeri comunque davvero importanti a supportare la bontà delle scelte potenziali della dirigenza nerazzurra. Sono infatti 66 in tutto le reti siglate nello scorso campionato da Lautaro (12), Thuram (14), Bonny (6), Lookman (15) e Pio Esposito (19 tra Serie B e playoff), con l’indice del determinare il risultato che sale ancora di più tenendo conto di assist e calci di rigore guadagnati per il proprio team, in tutto altre 24 situazioni determinanti create dalle cinque punte. Ma c’è di più. Se si analizzano invece le statistiche totali, comprendendo quindi tutte le competizioni affrontate, i numeri ottengono ancora maggiore risalto, con 88 gol (24 di Lautaro, 18 di Thuram, i 6 di Bonny che nella passata annata ha timbrato il cartellino solo nella massima serie, i 20 per Lookman e la medesima cifra per Pio, in gol con lo Spezia e anche con l’Inter al Mondiale per Club, competizione in cui tra l’altro ha anche fornito un assist) e 31 tra passaggi decisivi e massime punizioni guadagnate: in sostanza, un contributo complessivo di 112 realizzazioni.
Per la prima volta dopo anni quindi l’Inter potrebbe contare su cinque punte di tutto rispetto. Lautaro proverà senza ombra di dubbio a caricarsi sulle spalle la squadra, con l’obiettivo di tornare a alzare a cielo qualche trofeo, mentre Thuram andrà invece alla ricerca di quella continuità fondamentale per diventare ancora più importante per i nerazzurri. Dalla certezza della ThuLa – che potrà anche eventualmente rifiatare, a differenza della scorsa stagione, visti i plurimi infortuni di Arnautovic e la scarsa vena sottoporta di Correa – a dei co-titolari riconosciuti tali e non solo a parole. Con Lookman che potrebbe tranquillamente già partire anche dal 1’ nelle partite importanti - anche in Champions League - o entrare a gara in corso, garantendo eventualmente pure una variabile tattica capace di scompigliare le carte. Un discorso che nella sostanza vale anche per Bonny, che cercherà di imparare e superare nel tempo il maestro dalle sue stesse caratteristiche, il connazionale Thuram, per chiudere col figliol prodigo in cerca dell’affermazione internazionale: quel Pio Esposito cercato da mezza Serie A, che però vuole diventare grande fin da subito con la maglia nerazzurra.
