Pagina 2 | L'Inter sogna i magnifici 5! Ma tra Lookman e l'Atalanta qualcuno mente

MILANO - Ademola Lookman ieri si è presentato a Zingonia per effettuare i test propedeutici alla ripresa degli allenamenti. Nessun ammutinamento (sarebbe stato decisamente controproducente, anche alla luce del ricordo della sceneggiata fatta un’estate fa quando era entrato nell’orbita del Psg), anche perché il nigeriano si fa forte della promessa fatta dai Percassi di liberarlo. Su questa non ci sono dubbi, invece oggetto di controversia sono i contenuti della promessa: secondo il procuratore dell’attaccante, la proprietà dell’Atalanta avrebbe garantito di dare il via libera a fronte di un’offerta di 40 milioni, mentre il club sostiene di non aver mai parlato di cifre e difatti valuta il cartellino 50 milioni. L’Inter, evidentemente, crede alla versione di Lookman (ci mancherebbe) e per questo nei contatti avuti tra Marotta e Ausilio da una parte, Percassi e D’Amico dall’altra, da Milano è arrivata un’offerta da 40 milioni per una cessione in prestito con obbligo di riscatto. Offerta respinta perché, oltre alla cifra, l’Atalanta non gradisce la formula del trasferimento. Sarebbe stata una notizia se i Percassi avessero alzato il pollice e questo, per primi, lo sapevano pure Marotta e Ausilio. L’atto dell’offerta ufficiale segna comunque l’inizio di una trattativa che però, viste le premesse e i buoni rapporti tra i club, non dovrebbe trasformarsi in una telenovela.

Lookman all'Inter non sarà una telenovela

L’obiettivo dell’Inter è far sì che Cristian Chivu - entusiasta per l’acquisto di Lookman - abbia il giocatore a disposizione sin dal 26 luglio, quando la squadra riprenderà al completo la preparazione, quindi c’è il giusto cuscinetto per far sì che tutti gli addendi riescano a combaciare. Prova del fatto che l’Inter voglia fare all-in su Lookman è data dall’idea di congelare fino a nuovo ordine ogni possibile pista alternativa: Marotta e Ausilio hanno occhi solo per il nigeriano che, peraltro, ha già dato il suo sì incondizionato all’Inter. Per questo motivo la possibile concorrenza dell’Atletico Madrid non è vista come motivo di preoccupazione. Lookman, quando sarà trovato un punto di incontro tra i club, firmerà un contratto fino al 2030 a 4 milioni a stagione (il peso per Oaktree sarà pari a 5,3 perché il giocatore gode ancora dei benefici del decreto crescita). Facile pensare che, dopo le schermaglie iniziali, l’Inter - magari a fronte dell’accettazione della formula del trasferimento in prestito con obbligo, possa inserire alcuni bonus per avvicinare la richiesta dei Percassi.

L'Inter vuole rimanere sulla scia del Napoli

Troppo importante è infatti chiudere la trattativa per Lookman alla luce della sontuosa campagna acquisti che sta facendo il Napoli. Finora l’Inter ha puntato su scommesse o giocatori di prospettiva - Bonny, Sucic ed Henrique - mentre Lookman è una certezza e permetterà a Chivu di poggiare la rifondazione tecnica incentrata sul passaggio al 3-4-2-1 su un trio straordinario composto dal nigeriano, Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Ieri, nel frattempo, l’Inter ha fatto decisi passi avanti nella trattativa con il Bruges per Aleksander Stankovic: trasferimento definitivo per 10 milioni complessivi con recompra a 25 milioni valida per due anni. Questo mentre Valentin Carboni ha raggiunto il ritiro del Genoa a Moena anche se l’affare non è ancora stato ufficializzato. Depositato, e annunciato con tanto di comunicato, il prestito di Franco Carboni all’Empoli.

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Inter, i magnifici 5

I magnifici cinque. Per un pokerissimo, tra gol segnati, assist forniti e rigori procurati, che supera con facilità le 100 marcature. Il tutto in un attacco dinamico e complementare, pronto a soddisfare le esigenze anche del più severo degli allenatori. Qualora l’Inter dovesse davvero chiudere il colpo Lookman e non cedere nessuno là davanti, Chivu avrebbe a disposizione un reparto più che affidabile, con qualità, esperienza, garra, fame di vittoria e di arrivare lontano. Con numeri comunque davvero importanti a supportare la bontà delle scelte potenziali della dirigenza nerazzurra. Sono infatti 66 in tutto le reti siglate nello scorso campionato da Lautaro (12), Thuram (14), Bonny (6), Lookman (15) e Pio Esposito (19 tra Serie B e playoff), con l’indice del determinare il risultato che sale ancora di più tenendo conto di assist e calci di rigore guadagnati per il proprio team, in tutto altre 24 situazioni determinanti create dalle cinque punte. Ma c’è di più. Se si analizzano invece le statistiche totali, comprendendo quindi tutte le competizioni affrontate, i numeri ottengono ancora maggiore risalto, con 88 gol (24 di Lautaro, 18 di Thuram, i 6 di Bonny che nella passata annata ha timbrato il cartellino solo nella massima serie, i 20 per Lookman e la medesima cifra per Pio, in gol con lo Spezia e anche con l’Inter al Mondiale per Club, competizione in cui tra l’altro ha anche fornito un assist) e 31 tra passaggi decisivi e massime punizioni guadagnate: in sostanza, un contributo complessivo di 112 realizzazioni.

Per la prima volta dopo anni quindi l’Inter potrebbe contare su cinque punte di tutto rispetto. Lautaro proverà senza ombra di dubbio a caricarsi sulle spalle la squadra, con l’obiettivo di tornare a alzare a cielo qualche trofeo, mentre Thuram andrà invece alla ricerca di quella continuità fondamentale per diventare ancora più importante per i nerazzurri. Dalla certezza della ThuLa – che potrà anche eventualmente rifiatare, a differenza della scorsa stagione, visti i plurimi infortuni di Arnautovic e la scarsa vena sottoporta di Correa – a dei co-titolari riconosciuti tali e non solo a parole. Con Lookman che potrebbe tranquillamente già partire anche dal 1’ nelle partite importanti - anche in Champions League - o entrare a gara in corso, garantendo eventualmente pure una variabile tattica capace di scompigliare le carte. Un discorso che nella sostanza vale anche per Bonny, che cercherà di imparare e superare nel tempo il maestro dalle sue stesse caratteristiche, il connazionale Thuram, per chiudere col figliol prodigo in cerca dell’affermazione internazionale: quel Pio Esposito cercato da mezza Serie A, che però vuole diventare grande fin da subito con la maglia nerazzurra. 

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Inter, i magnifici 5

I magnifici cinque. Per un pokerissimo, tra gol segnati, assist forniti e rigori procurati, che supera con facilità le 100 marcature. Il tutto in un attacco dinamico e complementare, pronto a soddisfare le esigenze anche del più severo degli allenatori. Qualora l’Inter dovesse davvero chiudere il colpo Lookman e non cedere nessuno là davanti, Chivu avrebbe a disposizione un reparto più che affidabile, con qualità, esperienza, garra, fame di vittoria e di arrivare lontano. Con numeri comunque davvero importanti a supportare la bontà delle scelte potenziali della dirigenza nerazzurra. Sono infatti 66 in tutto le reti siglate nello scorso campionato da Lautaro (12), Thuram (14), Bonny (6), Lookman (15) e Pio Esposito (19 tra Serie B e playoff), con l’indice del determinare il risultato che sale ancora di più tenendo conto di assist e calci di rigore guadagnati per il proprio team, in tutto altre 24 situazioni determinanti create dalle cinque punte. Ma c’è di più. Se si analizzano invece le statistiche totali, comprendendo quindi tutte le competizioni affrontate, i numeri ottengono ancora maggiore risalto, con 88 gol (24 di Lautaro, 18 di Thuram, i 6 di Bonny che nella passata annata ha timbrato il cartellino solo nella massima serie, i 20 per Lookman e la medesima cifra per Pio, in gol con lo Spezia e anche con l’Inter al Mondiale per Club, competizione in cui tra l’altro ha anche fornito un assist) e 31 tra passaggi decisivi e massime punizioni guadagnate: in sostanza, un contributo complessivo di 112 realizzazioni.

Per la prima volta dopo anni quindi l’Inter potrebbe contare su cinque punte di tutto rispetto. Lautaro proverà senza ombra di dubbio a caricarsi sulle spalle la squadra, con l’obiettivo di tornare a alzare a cielo qualche trofeo, mentre Thuram andrà invece alla ricerca di quella continuità fondamentale per diventare ancora più importante per i nerazzurri. Dalla certezza della ThuLa – che potrà anche eventualmente rifiatare, a differenza della scorsa stagione, visti i plurimi infortuni di Arnautovic e la scarsa vena sottoporta di Correa – a dei co-titolari riconosciuti tali e non solo a parole. Con Lookman che potrebbe tranquillamente già partire anche dal 1’ nelle partite importanti - anche in Champions League - o entrare a gara in corso, garantendo eventualmente pure una variabile tattica capace di scompigliare le carte. Un discorso che nella sostanza vale anche per Bonny, che cercherà di imparare e superare nel tempo il maestro dalle sue stesse caratteristiche, il connazionale Thuram, per chiudere col figliol prodigo in cerca dell’affermazione internazionale: quel Pio Esposito cercato da mezza Serie A, che però vuole diventare grande fin da subito con la maglia nerazzurra. 

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