I facoltosi occhi della Premier League si sono posati su Randal Kolo Muani. E questa non può che rappresentare una cattiva notizia per la Juventus. Che il giocatore l’ha avuto in prestito negli ultimi sei mesi e che, ora, lo rivorrebbe con sé, ma a condizioni economiche sostenibili per le casse della Continassa. Una specifica che mal si sposa con i “toc toc” della Premier League al portone del Psg: una proposta concreta dall’Inghilterra rischierebbe di mandare all’aria le carte apparecchiate sul tavolo, nonostante l’ottimismo professato a mezzo stampa da Comolli riguardo la conferma in organico dell’attaccante transalpino. L’interesse d’Oltremanica per Kolo Muani, a ben vedere, non è affare così recente. Il Chelsea si era informato sul cartellino del 26enne di Bondy già nei giorni del Mondiale per Club, senza però tradurre questa interessata curiosità in un’offerta nero su bianco. Quello che a Torino auspicano si ripeta anche adesso, con Newcastle e Manchester United che nelle scorse ore hanno avuto contatti diretti con l’entourage della punta, 10 reti in 22 presenze con la maglia bianconera da febbraio in poi. I Magpies stanno esplorando soluzioni alternative alla permanenza di Isak, tentato dalle ammalianti siriene d’Arabia, i Red Devils sono in caccia di un rinforzo di sostanza al centro dell’attacco da consegnare ad Amorim, in vista della sua prima stagione integrale a Old Trafford.
Kolo Muani convocato dal Psg
La Juventus, invece, è al momento costretta a un’impasse che impedirebbe a Comolli di replicare, qualora a Parigi giungesse una proposta ufficiale. Vuoi perché, al momento, i bianconeri sono fermi all’idea di un prestito con diritto di riscatto, in contrasto con la garanzia di cessione che il Psg va cercando, al punto da aver offerto il suo tesserato – pagato quasi 100 milioni dall’Eintracht due anni fa soltanto – a tutti i principali club europei, nei giorni scorsi. E vuoi perché, fino a quando non sarà risolto il rebus Vlahovic, il margine di manovra per una prima punta, alla Continassa, sarà pressoché nullo. Il Paris, con un atto sostanzialmente dovuto, ha convocato Kolo Muani per il raduno in vista della nuova stagione, previsto già per mercoledì, alla vigilia del “primo giorno di scuola” della Continassa. Ma l’attaccante, appunto, non rientra nel progetto tecnico di Luis Enrique, piuttosto oliato anche in sua assenza, motivo per cui la dirigenza parigina è al lavoro per piazzare altrove il ragazzo. A patto di incassare almeno 40 milioni, però, così da non iscrivere una fastidiosa minusvalenza a bilancio, dopo il centenario investimento del 2023. Sotto la Tour Eiffel, insomma, si confida eccome nelle sirene dalla Premier, alla luce dei mancati progressi al tavolo con la Juventus. Sirene che potrebbero innescare importanti conseguenze, in ogni caso, anche negli scenari di mercato dei bianconeri.
Con Kolo a Manchester, Hojlund sempre più ai margini
Uno strappo da parte dello United per mettere le grinfie su Kolo Muani, infatti, renderebbe quasi consequenziale – in casa United – la cessione di Hojlund, proprio uno dei profili seguiti più attentamente, in questo momento, da Comolli. Il direttore generale è ancora convinto di poter trovare una soluzione con il Psg, ma intanto lavora a piani alternativi: il danese ex Atalanta, classe 2003, è elemento piuttosto gradito per qualità e per anagrafica, e infatti è rientrato nelle recenti discussioni tra i due club, in stretto contatto per finalizzare il trasferimento di Sancho. Colloqui in corso, insomma. Ma i bianconeri, nel grande domino del mercato, non sono l’unica realtà bianconera sulle tracce di Hojlund. Per il quale, negli scorsi giorni, ha chiesto informazioni anche il Milan. Perché effetto domino? Beh, perché una mossa dei rossoneri sulla punta dei Red Devils muterebbe (anche) lo scenario intorno a Vlahovic. Ma questa è tutta un’altra storia...
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