Il sipario, ormai, si è alzato: non si torna più indietro. E il pubblico - di fronte a un palco ancora vuoto - non può far altro che trattenere il fiato-: il protagonista è ancora lì, dietro le quinte, in attesa che la regia gli dia l’ok per rompere definitivamente ogni indugio. Il fantasista inglese a breve diventerà un nuovo giocatore della Juventus. L’accordo con i bianconeri è già stato definito, l’agente in settimana è passato da Torino apposta: si parla di un possibile quadriennale a 6 milioni di euro più bonus. Restano solo da limare gli ultimi dettagli, prima che il dg Comolli possa archiviare definitivamente la pratica e concentrarsi sul resto dei colpi in entrata.
Sancho fuori dallo United
Lo staff del Manchester United ha già provveduto a cancellare il suo nome dalle lavagnette tattiche, come dimostra del resto l’esclusione dell’inglese dai convocati per l’amichevole in programma oggi pomeriggio in Svezia con il Leeds. E non ci sarà nemmeno per la tournée americana, a cui prenderanno parte i Red Devils dal 23 luglio in poi. La Juventus, dopo l’offerta iniziale di 15 milioni di sterline, ha intenzione di venire incontro alle richieste dello United, inserendo una serie di bonus (facilmente raggiungibili) e accollandosi uno spicchio della buonuscita che gli inglesi corrisponderanno al giocatore che - pur di trasferirsi a Torino - si è detto disposto a dimezzarsi l’ingaggio.

Le cessioni
Poi si tratterà di aspettare la formalizzazione di una delle tante cessioni che la Juventus ha in programma di chiudere nei prossimi giorni - da Weah, vicinissimo al Marsiglia, a Douglas Luiz, conteso da tre club di Premier - per poter assistere alla tanto attesa fumata bianca. Comolli, infatti, conta di chiudere l’affare prima di giovedì prossimo, così da mettere l’inglese a disposizione di Tudor già per la prima settimana di lavoro alla Continassa in vista del ritiro a Herzogenaurach in Germania. Sancho - salvo improbabili sorprese dell’ultimo minuto - ci sarà, nella speranza di prendere parte all’amichevole del 10 agosto contro il Borussia Dortmund di Kovac. Lo stesso club in cui l’inglese (partito dalle giovanili) ha consumato la sua maturazione calcistica, issandosi al cospetto dei profili europei più luminosi e promettenti. Un segno del destino...
