Inter, Brozovic per Kessie: Ausilio a Barcellona. E Perisic vuole tornare!

Il ds in visita in Catalogna: torna prepotentemente d’attualità l’idea di una trattativa che possa coinvolgere i due centrocampisti

MILANO - Ivan Perisic vuole tornare all’Inter. Un pressing, quello del croato, sempre più deciso nelle ultime settimane. Alla nostalgia degli anni milanesi (in città stava benone e in squadra aveva una centralità da “top player” non ritrovata a Londra), si sono aggiunti l’addio di Antonio Conte - primo sponsor del suo sbarco in Premier - e i piani, a oggi nebulosi, sul futuro del Tottenham. La linea con Milano è calda e l’idea che un anno dopo il dietrofront di Romelu Lukaku possa aprirsi l’opportunità di un altro clamoroso ritorno ad Appiano si fa sempre più concreta anche per ragioni legate alla necessità da parte dell’Inter di coniugare un mercato in uscita importante (come richiesto da Suning) con l’idea di mantenere comunque alta la competitività della rosa.

Gosens, la Bundesliga chiama

In tal senso, la seconda parte di stagione ha rilanciato Robin Gosens, esterno molto apprezzato in Bundesliga come prova l’interessamento di un’estate fa da parte del Bayer Leverkusen (28 milioni la cifra per cui sarebbe arrivato il sì da parte dell’Inter prima che la trattativa si arenasse sulla formula). Il tedesco, anche in ottica Europei - che la Germania giocherà da padrona di casa - deve riconquistare in Nazionale e il modo migliore per riuscirci è quello di trovare continuità proprio in Bundesliga. Per l’Inter - naturalmente ben disposta ad ascoltare offerte - si aprirebbe il problema di trovare un sostituto e questo potrebbe riaprire le porte della Pinetina a Perisic. Difficile pensare che il Tottenham, per un giocatore che andrà per i 35 anni con il contratto in scadenza, possa fare le barricate per il cartellino, più complicato per il club nerazzurro invece pareggiare i 6 milioni che guadagna a stagione Perisic a Londra, ma qui - ovviamente - toccherebbe all’interessato fare un sacrificio per rendere assecondabile il suo desiderio di tornare a casa, magari spalmando in due stagioni quanto prenderebbe nell’ultimo anno di contratto con gli Spurs.

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Il “regista” che manca

Quasi superfluo sottolineare che per Simone Inzaghi, dovesse rimanere all’Inter, sarebbe un jackpot riavere in squadra il croato, discorso che comunque varrebbe molto probabilmente anche per un suo eventuale sostituto, considerato che risulta difficile pensare che, dopo anni di lavoro tanto proficuo, ci si possa staccare dal 3-5-2. L’apporto che Perisic negli ultimi anni, anche grazie all’esperienza, è riuscito a dare nel ruolo è unico: l’Inter lì, oltre ad avere un formidabile uomo assist (ne sa qualcosa pure Lukaku...) poteva contare su un “regista” aggiunto, in grado di costruire gioco e dare alla manovra quell’imprevedibilità che è spesso mancata in stagione anche perché l’esterno più fisico che presente in rosa - ovvero Denzel Dumfries - come tema tattico ha solo quello di andare “dritto per dritto” sfruttando le sue doti atletiche. Perisic era anche molto altro. Per questo - nonostante l’addio - l’idea di riportarlo a casa piace a molti, pure in via della Liberazione.

Scambio Brozovic-Kessie?

Inter e Barcellona, in comune, oltre a essere club storicamente amici (il Triplete è nato dall’affare Ibra-Eto’o, confezionato da Moratti e Laporta in prima persona), hanno pure una situazione economica che impone cessioni da cui possano trarre beneficio i rispettivi bilanci. Per questo motivo Piero Ausilio, accompagnato da Edoardo Crnjar (mediatore incaricato di tessere i rapporti tra il club nerazzurro e i blaugrana), ha incotrato Mateu Alemany, direttore sportivo del Barça. Il blitz in Catalogna di Ausilio va interpretato proprio dalla necessità di fare un giro di orizzonti per capire quali possano essere le rispettive necessità e le occasioni per creare incastri sul mercato. In tal senso è tornata prepotentemente di attualità l’idea di una trattativa che possa coinvolgere Marcelo Brozovic (Xavi cerca un regista alla luce dell’addio a Busquets) e Franck Kessie (vecchio pallino di Ausilio nonché quel centrocampista “fisico” che serve per completare il reparto).

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Occhio a Umtiti

Età diverse, ma ingaggi simili e valutazioni che possono essere importanti per il bilancio: tutti elementi che fanno pensare come la trattativa possa diventare uno dei tormentoni estivi. Ma c’è dell’altro perché all’Inter, in caso di mancato rinnovo da parte di Alessandro Bastoni (non verrà commesso l’errore fatto con Skriniar: questo potrebbe comportare un addio in estate), potrebbe fare comodo Samuel Umtiti che grazie al prestito a Lecce ha trovato continuità dopo alcune stagioni travagliate causa anche alcuni infortuni che ne hanno minato il rendimento. Più complicato per l’Inter arrivare ad Andreas Christensen (altro giocatore che piace tantissimo ad Ausilio), in stagione sempre titolare con Xavi quando non è stato messo ko da problemi fisici.

Via Ter Stegen? Onana!

Siccome il primo obiettivo dell’Inter è vendere, negli affari tra i due club potrebbe entrare Denzel Dumfries: le prestazioni al Mondiale e in Champions dell’olandese sono un ottimo biglietto da visita e il Barça, nel ruolo, cerca sicuramente almeno un rinforzo. Anche in questo caso, l’affare potrebbe decollare nelle prossime settimane (quello di Barcellona è stato il secondo incontro ravvicinato tra le due dirigenze, dopo quello qualche settimana fa a Porto). Siccome pure Alemany deve vendere, qualora dovesse arrivare l’offerta giusta, pure Marc-André ter Stegen non sarebbe incedibile: automatico in questo caso pensare che i blaugrana possano tuffarsi su André Onana, per riportare a casa l’ex canterano che, per attitudine e capacità nel gestire il giropalla, è perfetto per l’interpretazione del ruolo richiesta a quelle latitudini.

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MILANO - Ivan Perisic vuole tornare all’Inter. Un pressing, quello del croato, sempre più deciso nelle ultime settimane. Alla nostalgia degli anni milanesi (in città stava benone e in squadra aveva una centralità da “top player” non ritrovata a Londra), si sono aggiunti l’addio di Antonio Conte - primo sponsor del suo sbarco in Premier - e i piani, a oggi nebulosi, sul futuro del Tottenham. La linea con Milano è calda e l’idea che un anno dopo il dietrofront di Romelu Lukaku possa aprirsi l’opportunità di un altro clamoroso ritorno ad Appiano si fa sempre più concreta anche per ragioni legate alla necessità da parte dell’Inter di coniugare un mercato in uscita importante (come richiesto da Suning) con l’idea di mantenere comunque alta la competitività della rosa.

Gosens, la Bundesliga chiama

In tal senso, la seconda parte di stagione ha rilanciato Robin Gosens, esterno molto apprezzato in Bundesliga come prova l’interessamento di un’estate fa da parte del Bayer Leverkusen (28 milioni la cifra per cui sarebbe arrivato il sì da parte dell’Inter prima che la trattativa si arenasse sulla formula). Il tedesco, anche in ottica Europei - che la Germania giocherà da padrona di casa - deve riconquistare in Nazionale e il modo migliore per riuscirci è quello di trovare continuità proprio in Bundesliga. Per l’Inter - naturalmente ben disposta ad ascoltare offerte - si aprirebbe il problema di trovare un sostituto e questo potrebbe riaprire le porte della Pinetina a Perisic. Difficile pensare che il Tottenham, per un giocatore che andrà per i 35 anni con il contratto in scadenza, possa fare le barricate per il cartellino, più complicato per il club nerazzurro invece pareggiare i 6 milioni che guadagna a stagione Perisic a Londra, ma qui - ovviamente - toccherebbe all’interessato fare un sacrificio per rendere assecondabile il suo desiderio di tornare a casa, magari spalmando in due stagioni quanto prenderebbe nell’ultimo anno di contratto con gli Spurs.

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