MILANO - Ivan Perisic vuole tornare all’Inter. Un pressing, quello del croato, sempre più deciso nelle ultime settimane. Alla nostalgia degli anni milanesi (in città stava benone e in squadra aveva una centralità da “top player” non ritrovata a Londra), si sono aggiunti l’addio di Antonio Conte - primo sponsor del suo sbarco in Premier - e i piani, a oggi nebulosi, sul futuro del Tottenham. La linea con Milano è calda e l’idea che un anno dopo il dietrofront di Romelu Lukaku possa aprirsi l’opportunità di un altro clamoroso ritorno ad Appiano si fa sempre più concreta anche per ragioni legate alla necessità da parte dell’Inter di coniugare un mercato in uscita importante (come richiesto da Suning) con l’idea di mantenere comunque alta la competitività della rosa.
Gosens, la Bundesliga chiama
In tal senso, la seconda parte di stagione ha rilanciato Robin Gosens, esterno molto apprezzato in Bundesliga come prova l’interessamento di un’estate fa da parte del Bayer Leverkusen (28 milioni la cifra per cui sarebbe arrivato il sì da parte dell’Inter prima che la trattativa si arenasse sulla formula). Il tedesco, anche in ottica Europei - che la Germania giocherà da padrona di casa - deve riconquistare in Nazionale e il modo migliore per riuscirci è quello di trovare continuità proprio in Bundesliga. Per l’Inter - naturalmente ben disposta ad ascoltare offerte - si aprirebbe il problema di trovare un sostituto e questo potrebbe riaprire le porte della Pinetina a Perisic. Difficile pensare che il Tottenham, per un giocatore che andrà per i 35 anni con il contratto in scadenza, possa fare le barricate per il cartellino, più complicato per il club nerazzurro invece pareggiare i 6 milioni che guadagna a stagione Perisic a Londra, ma qui - ovviamente - toccherebbe all’interessato fare un sacrificio per rendere assecondabile il suo desiderio di tornare a casa, magari spalmando in due stagioni quanto prenderebbe nell’ultimo anno di contratto con gli Spurs.