Juve, c'è Marcos Antonio: ecco l'opzione Ucraina

Nicolini, il vice ds dello Shakhtar Donetsk: "La decisione della Fifa aiuterà a fronteggiare l’emergenza. Per un club può essere un investimento"
36) Basilea 

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Quindici anni allo Shakhtar Donetsk, i primi dodici da preparatore e allenatore in seconda di Mircea Lucescu e gli ultimi tre da vice del ds Darijo Srna. Carlo Nicolini è tornato a Brescia da una settimana, ma la testa e il cuore sono ancora in Ucraina. «Sto provando a guardare un po’ di partite per distrarmi - racconta - ma non ci riesco proprio a rilassarmi. Non ho gli incubi dei bombardamenti vissuti nei giorni di Kiev. Però, nonostante non abbia più paura di morire come la scorsa settimana, da quando sono tornato in Italia non ho ancora dormito una notte intera per bene. Impossibile non pensare ai giocatori ucraini che stanno vivendo a stretto contatto con la guerra. Speriamo almeno che adesso i nostri brasiliani riescano a trovare una squadra in cui giocare in prestito fino al termine della stagione». [...]

Se la Juventus, alle prese con l’emergenza infortuni e con un posto Extra Ue libero, le chiedesse un consiglio?

«Tutti i nostri tredici stranieri meriterebbero una occasione in una grande squadra. Sono ragazzi di qualità e De Zerbi ha svolto un gran lavoro con loro. Se penso alla Juventus, mi viene in mente un centrocampista che aumenti qualità e dinamismo del reparto. A maggior ragione adesso che McKennie è infortunato. Marcos Antonio potrebbe essere una idea interessante. È piccolino, però è tecnico e si inserisce tanto».

C’è dell’altro?

«Sì, questi giocatori sono pronti per giocare subito perché noi avremmo dovuto ricominciare il campionato il 26 febbraio. Marcos Antonio, come tutti gli altri nostri brasiliani, può essere d’aiuto a una squadra che ha una emergenza legata agli infortuni. Però...».

Però...

«Prendere in prestito uno di questi ragazzi può essere anche un modo per testarli e verificarli da vicino. Si dice sempre che i calciatori bisogna allenarli, per conoscerli fino in fondo. Ecco, questa può essere una occasione per tutti. Per un club può essere allo stesso tempo una operazione umanitaria e un investimento per il futuro. Perché se il giocatore convince e si trova bene in quella squadra, poi in estate sarà più semplice trovare un accordo conveniente. Di fatto si guadagnano tre mesi inserendo in anticipo il giocatore».

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