© www.imagephotoagency.itTORINO - L’incontro di giovedì scorso tra i dirigenti bianconeri e l’avvocato Rafaela Pimenta, plenipotenziaria della scuderia Raiola, ha aperto il tavolo di discussione per Matthjis De Ligt, ma sono attesi nei prossimi giorni nuovi contatti per aggiornarsi sulla situazione. Oltremanica, a Londra, il Chelsea aspetta dopo aver lanciato l’amo: la proposta arrivata da Stamford Bridge alla Continassa non può certo scaldare la Juventus. Un po’ perché De Ligt, dipendesse dal club bianconero, non sarebbe mai in vendita: è la pietra sulla quale ricostruire la difesa del dopo Chiellini. Un po’ perché, pur sapendo che in una trattativa di mercato ci sono varie parti coinvolte, la presenza di una clausola rescissoria da 120 milioni consente alla dirigenza juventina di avere una posizione di forza, se vogliamo definirla così, in una situazione in cui De Ligt non ha nascosto la volontà di valutare ogni opzione possibile per la sua carriera.
Tuchel vuole De Ligt
La Juventus, in verità, punta ancora a rinnovare il contratto con l’olandese per evitare di andare troppo vicino alla scadenza naturale del contratto (che sarebbe nel 2024), ma su questo lato al momento non ci sono passi in avanti, nonostante l’incontro con l’avvocato Pimenta. C’è il forte pressing del Chelsea, questo sì e non è un mistero: perso Antonio Rudiger a parametro zero (direzione Madrid, sponda Real), Thomas Tuchel ha individuato nel Golden Boy 2018 l’uomo giusto da piazzare al centro di una difesa da rifondare e da rilanciare. E i nuovi proprietari dei Blues stanno facendo sul serio per cercare in tutti i modi di soddisfare la richiesta del tedesco. La Juventus chiede il prezzo della clausola però, di certo, ora come ora non sembra troppo intrigata dall’inserimento di contropartite tecniche.
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