La Juventus pensa al rinnovo di Rabiot e vigila su Milinkovic-Savic

Il duello tra i due colossi del centrocampo può indirizzare la sfida dello Stadium: il francese è più veloce, il serbo è più letale in zona gol
La Juventus pensa al rinnovo di Rabiot e vigila su Milinkovic-Savic

TORINO - Non ci sarà la sfida nella sfida tra Ciro Immobile e Dusan Vlahovic, capocannoniere e vice dello scorso campionato in testa a pari merito con 6 gol alla classifica marcatori di questo (assieme ad Arnautovic) prima di infortunarsi entrambi. Però Juventus-Lazio offrirà lo stesso un confronto tra singoli affascinante, reso ancora più intrigante dal fatto di non essere a distanza, ma un duello vero e proprio: di forza, corsa e tecnica, combattuto spalla a spalla sulle stesse zolle di campo. E comunque potrebbe offrire anche dei gol, la sfida tra Adrien Rabiot e Sergej Milinkovic-Savic: il bianconero sta scoprendo una vena realizzativa che ogni allenatore aveva cercato invano in lui, mentre il biancoceleste è da anni il centrocampista più letale della serie A in fase di finalizzazione. Il confronto tra le maxi mezzali di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, un metro e 88 per 72 chili il francese, un metro e 91 per 76 chili il serbo, sarà uno dei duelli più interessanti all’interno della sfida dello Stadium - forse il più interessante - e uno dei più influenti - forse il più influente - sul risultato finale. Un confronto a cui entrambi, a conferma di quanto appena detto, arrivano con gli stessi gol segnati: 3 in campionato e 2 in Champions lo juventino, 3 in campionato e 2 in Europa League il laziale. Parità che però non cambia le caratteristiche dei singoli, né la probabile trama del loro confronto.

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Il duello

Milinkovic-Savic rimane il più pericoloso in fase offensiva e quello con le maggiori risorse tecniche, come provano i 7 assist in campionato contro l’unico di Rabiot, servito a Kean giovedì sera a Verona. E probabilmente è, il serbo, anche il più pericoloso degli uomini che Sarri metterà in campo stasera. Riuscire a disinnescarlo, sfruttando il fatto di essere uno dei pochi centrocampisti della Serie A in grado di reggere il confronto fisico con lui, per Rabiot significherebbe portare un contributo molto importante alla partita della Juventus. E sarebbe anche un bel test personale, perché nella sua crescita impetuosa certe sporadiche amnesie rappresentano l’ultimo difetto da eliminare: e dimenticarsi Milinkovic-Savic potrebbe essere letale. Non sarà però soltanto difensivo, il contributo di Rabiot: rispetto al serbo è più veloce e ha un cambio di passo più incisivo. Le sue progressioni potrebbero mettere in difficoltà il rivale diretto e la Lazio tutta, saltando la linea di centrocampo e spingendo indietro quella difensiva portando il pallone in zona pericolosa (gli uomini della retroguardia di Sarri a palla scoperta non aggrediscono il portatore fino al limite dell’area).

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Il futuro

Protagonisti molto probabili sul campo stasera, i due lo saranno certamente sul mercato nei prossimi mesi, visto l’avvicinarsi della scadenza dei loro contratti: 30 giugno 2023 per il bianconero, 30 giugno 2024 per il biancoceleste. Già stimatissimo da Allegri, il Rabiot visto in questa prima parte di stagione varrebbe il rinnovo e la Juventus ci sta pensando: i 7,5 milioni di ingaggio sono al limite del tetto bianconero, ma non oltre. Il problema sarebbe una richiesta d’aumento, soprattutto se qualche altro club glielo offrisse. Non sarebbe invece affatto un problema trovare un’intesa con Milinkovic-Savic, che alla Lazio, guadagna 3,2 milioni. Lo sarebbe, come è già accaduto in passato, trovarla con Lotito. Senza rinnovo, che difficilmente il serbo accetterebbe senza una clausola adeguata al mercato (e forse neanche con quella), il presidente laziale sarebbe però costretto ad abbassare il prezzo o a perdere il centrocampista a zero nel 2024. Di certo, con le luci della vetrina mondiale pronte ad accendersi sui loro assistiti, né la mamma-agente Véronique Rabiot, né Mateja Kezman (agente di Milinkovic-Savic), prenderanno impegni a breve. Essere protagonisti in Qatar può aprire prospettive dorate ad entrambi. Intanto cercheranno di essere protagonisti stasera, per tenere aperte, o almeno socchiuse visto il ritmo del Napoli, prospettive tricolori.

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TORINO - Non ci sarà la sfida nella sfida tra Ciro Immobile e Dusan Vlahovic, capocannoniere e vice dello scorso campionato in testa a pari merito con 6 gol alla classifica marcatori di questo (assieme ad Arnautovic) prima di infortunarsi entrambi. Però Juventus-Lazio offrirà lo stesso un confronto tra singoli affascinante, reso ancora più intrigante dal fatto di non essere a distanza, ma un duello vero e proprio: di forza, corsa e tecnica, combattuto spalla a spalla sulle stesse zolle di campo. E comunque potrebbe offrire anche dei gol, la sfida tra Adrien Rabiot e Sergej Milinkovic-Savic: il bianconero sta scoprendo una vena realizzativa che ogni allenatore aveva cercato invano in lui, mentre il biancoceleste è da anni il centrocampista più letale della serie A in fase di finalizzazione. Il confronto tra le maxi mezzali di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, un metro e 88 per 72 chili il francese, un metro e 91 per 76 chili il serbo, sarà uno dei duelli più interessanti all’interno della sfida dello Stadium - forse il più interessante - e uno dei più influenti - forse il più influente - sul risultato finale. Un confronto a cui entrambi, a conferma di quanto appena detto, arrivano con gli stessi gol segnati: 3 in campionato e 2 in Champions lo juventino, 3 in campionato e 2 in Europa League il laziale. Parità che però non cambia le caratteristiche dei singoli, né la probabile trama del loro confronto.

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