Il nodo Eintracht
Il problema è la citata necessità di passare dall’Eintracht Francoforte. Arrivato in Germania di fatto dopo due giornate di Bundesliga (il trasferimento fu ufficializzato alla vigilia della seconda), Pellegrini ha avuto qualche problema muscolare, ma delle 15 partite in cui è stato a disposizione (su 20 disputate dall’Eintracht dopo il suo arrivo) ne ha giocate 8 da titolare, 6 da subentrante e solo in una non è sceso in campo. Non un pilastro, ma sicuramente un giocatore importante, del quale l’Eintracht, qualificato agli ottavi di Champions dove affronterà il Napoli e in corsa per partecipare alla prossima edizione (è quarto a pari punti con l’Union Berlin) non pare intenzionato a privarsi a gennaio. All’apertura del mercato mancano ancora 20 giorni e la posizione che filtra da Francoforte potrebbe anche essere strumentale a ottenere una contropartita, ma anche questa è un’ipotesi che non agevolerebbe certo il ritorno immediato di Pellegrini a Roma.
Affare rimandato
Resterebbe invece certo il ritorno di Pellegrini a Torino dal 1° luglio, scaduto il prestito con l’Eintracht (a meno che, ovviamente, il club tedesco non presentasse un’offerta convincente, per il giocatore e per la Juventus, per acquistarlo). A quel punto l’operazione che la Lazio sta imbastendo avrebbe molte più possibilità di concretizzarsi. Così come quella bianconera per portare finalmente a Torino Milinkovic Savic.