TORINO - Il Fideo ha ormai salutato la compagnia bianconera da qualche giorno e ha già la testa altrove, a una nuova avventura calcistica: sollevata la Coppa del mondo a dicembre, Angel Di Maria non è riuscito nel suo obiettivo personale nel club: lasciare la Juventus con almeno un trofeo, come del resto sempre capitato nelle sue precedenti esperienze con varie maglie, dal Real Madrid al Psg passando per il Benfica. Invece il fuoriclasse argentino è transitato da Torino quasi come una meteora, lasciando negli occhi dei tifosi solo qualche immagine del suo talento cristallino, ricordi ampiamente offuscati dalle prove incolori del campione del mondo. Tant’è, Di Maria è ormai acqua passata, per usare un’espressione adottata da Francesco Calvo in un altro contesto. Ma il responsabile dell’area sportiva e il ds “in pectore” Giovanni Manna sono operativi sul mercato e, tra un incontro di lavoro e l’altro, ricevono anche numerose proposte e segnalazioni da addetti ai lavori, intermediari e agenti riguardo calciatori che potrebbero fare al caso della squadra bianconera.
Suggestione Weah
Uno dei nomi più suggestivi accostati alla Juventus in questi giorni è una vecchia conoscenza del nostro calcio, simbolo però del Milan a cavallo tra Anni 90 e Duemila: Weah, inteso come George, è un monumento rossonero, mentre suo figlio Timothy rende onore al cognome nel Lille, lì dove si è imposto come uno dei giovani più interessanti della Ligue 1. Il club bianconero cerca un rinforzo nel ruolo di attaccante esterno di destra, per sostituire appunto Di Maria che ha salutato i tifosi: la Juventus sta valutando soprattutto i giovani con l’idea di sviluppare un mercato sostenibile e futuribile, così un classe 2000 come il figlio del presidente della Liberia potrebbe essere una soluzione interessante.