Lukaku alla Juventus: i tifosi contrari. E anche Elkann aveva detto altro

Continua la trattativa tra Vecchia Signora e Chelsea. Tradimenti, curva bianconera zittita, età e infortuni: i sostenitori bianconeri non vogliono il belga

Noi Lukaku non lo vogliamo: il coro spontaneo dei tifosi della Juventus, a luglio davanti al JMedical nel giorno delle visite per Bonucci, Chiesa e McKennie, è un chiaro segnale di ciò che pensa una larga maggioranza del popolo bianconero su un eventuale scambio tra i due numeri nove - Romelu Lukaku e Dusan Vlahovic - di Chelsea e Juventus. Il no ha motivazioni sia tecniche sia comportamentali. Balza subito agli occhi la differenza anagrafica tra i due bomber: 23 anni per il serbo, 30 per il belga.

È vero che nell’ultima stagione Lukaku ha fatto meglio di Vlahovic: stesso numero di gol realizzati, 14, ma giocando mille minuti in meno. In prospettiva, però, il più forte resta Vlahovic perché ha ancora ampi margini di miglioramento mentre l’ex interista, vista anche la carta d’identità, si avvia verso una fase calante dopo l’ultima tribolata stagione.

Juve, Lukaku e le parole di John Elkann

La Juventus avrebbe un vantaggio nell’immediato: il conguaglio - 50 milioni o forse qualcosa di meno - permetterebbe di rimpianguare le casse del club private dei ricavi dall’Uefa, ma tra qualche stagione il valore di Vlahovic potrebbe crescere se riuscisse a esprimere completamente le sue potenzialità, magari grazie anche al supporto di una squadra che giochi al meglio per servirlo, mentre quello di Lukaku è destinato a ridursi. Eppoi l’operazione sarebbe anche in contraddizione con quella che è la nuova filosofia della società bianconera, rivendicata anche dall’azionista di riferimento John Elkann, ovvero dare spazio ai giovani. L’ad di Exor aveva infatti battezzato così l’arrivo del nuovo dt dal Napoli: «Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni». Ma ciò che temono maggiormente i tifosi della Juventus sono il carattere indecifrabile e i tradimenti seriali di Lukaku che nell’immaginario collettivo hanno trasformato il bomber belga da gigante buono a mero opportunista.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Lukaku e il voltafaccia all’Inter

«Mai alla Juve o al Milan» diceva nel dicembre 2021, un’amore giurato all’Inter che nell’arco di due anni è diventato uno spergiuro: mentre i dirigenti nerazzurri, forti della cessione di Onana, erano finalmente riusciti a trovare l’accordo col Chelsea per l’acquisto definitivo dell’attaccante, desideroso di tornare a Milan dopo la stagione di prestito secco, il belga è sparito dai radar nerazzurri per comparire su quelli bianconeri. E se il voltafaccia all’Inter, scottato dal comportamento ambiguo di Lukaku, può in apparenza far gioire i tifosi della Juventus perché permetterebbe al club di strappare un giocatore alla concorrenza, riflettendo c’è il rischio che Lukaku sia recidivo, che un domani tradisca anche i colori bianconeri.

Lukaku e i tifosi della Juventus

Tra i tifosi della Juventus e Lukaku c’è poi un precedente negativo nella scorsa stagione, l’esultanza polemica del belga che dopo aver messo a segno il rigore del pareggio zittisce la curva bianconera, allo Stadium nella semifinale di Coppa Italia, con conseguente rissa in campo e il daspo per 170 tifosi bianconeri rei di aver intonato cori razzisti contro di lui. Un episodio che inevitabilmente ha lasciato il segno nel cuore del tifo della Juventus. Infine, le condizioni fisiche. Non che Vlahovic se la passi bene, vista che sta recuperando dai postumi della pubalgia, ma Lukaku sicuramente se la passa peggio. Nella passata stagione è rimasto in infermeria per oltre tre mesi (dai guai muscolari alla coscia, con tanto di recidiva, fino all’infiammazione al ginocchio) saltando un totale di 18 partite. Non un bel biglietto da visita...

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Noi Lukaku non lo vogliamo: il coro spontaneo dei tifosi della Juventus, a luglio davanti al JMedical nel giorno delle visite per Bonucci, Chiesa e McKennie, è un chiaro segnale di ciò che pensa una larga maggioranza del popolo bianconero su un eventuale scambio tra i due numeri nove - Romelu Lukaku e Dusan Vlahovic - di Chelsea e Juventus. Il no ha motivazioni sia tecniche sia comportamentali. Balza subito agli occhi la differenza anagrafica tra i due bomber: 23 anni per il serbo, 30 per il belga.

È vero che nell’ultima stagione Lukaku ha fatto meglio di Vlahovic: stesso numero di gol realizzati, 14, ma giocando mille minuti in meno. In prospettiva, però, il più forte resta Vlahovic perché ha ancora ampi margini di miglioramento mentre l’ex interista, vista anche la carta d’identità, si avvia verso una fase calante dopo l’ultima tribolata stagione.

Juve, Lukaku e le parole di John Elkann

La Juventus avrebbe un vantaggio nell’immediato: il conguaglio - 50 milioni o forse qualcosa di meno - permetterebbe di rimpianguare le casse del club private dei ricavi dall’Uefa, ma tra qualche stagione il valore di Vlahovic potrebbe crescere se riuscisse a esprimere completamente le sue potenzialità, magari grazie anche al supporto di una squadra che giochi al meglio per servirlo, mentre quello di Lukaku è destinato a ridursi. Eppoi l’operazione sarebbe anche in contraddizione con quella che è la nuova filosofia della società bianconera, rivendicata anche dall’azionista di riferimento John Elkann, ovvero dare spazio ai giovani. L’ad di Exor aveva infatti battezzato così l’arrivo del nuovo dt dal Napoli: «Giuntoli porterà alla Juventus un modo di lavorare che valorizza i giovani talenti e costruisce i campioni». Ma ciò che temono maggiormente i tifosi della Juventus sono il carattere indecifrabile e i tradimenti seriali di Lukaku che nell’immaginario collettivo hanno trasformato il bomber belga da gigante buono a mero opportunista.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Lukaku alla Juventus: i tifosi contrari. E anche Elkann aveva detto altro
2
Lukaku e il voltafaccia all’Inter