Lukaku e Vlahovic a confronto
Diversi i numeri del belga: il 2020-21 fu la sua stagione di grazia, quella dello Scudetto interista, in cui in campionato oltre a 24 gol firmò anche 11 assist, con 0,2 xAssist a partita di media, ma anche nel successivo campionato inglese, nonostante le difficoltà al Chelsea e nonostante nessun assist effettivo, la media xAssist a partita fu comunque 0,11 a partita. Media che per Lukaku è la peggiore degli ultimi cinque campionati (0,16 con l’Inter nel 2019-20 e 0,12 con il Manchester United nel 2018-19 i dati delle stagioni non ancora citate), ma è appena superiore alla media migliore (0,1 xAssist a partita) di Vlahovic negli ultimi tre. Tre campionati in cui Vlahovic ha alzato la propria precisione nei passaggi dal 66,3% del 2020-21 al 69,7% del 2021-22, fino al 72,1% dell’ultimo, restando tuttavia al di sotto dei dati di Lukaku, oscillanti nello stesso periodo dal 72,6% al 72,9% al 72,5%. C’è un altro numero significativo per spiegare il diverso modo di giocare dei due, quello relativo agli uno-due chiusi, ossia i passaggi giusti al compagno da cui avevano appena ricevuto il pallone: Lukaku, con 14, è stato il 16° giocatore dell’ultima Serie A, Vlahovic con 4 il 149°.
Lukaku punto di riferimento
Nel belga, che non a caso era stato scelto nell’estate 2019 come partner ideale di Cristiano Ronaldo (il no di Dybala allo United fece saltare lo scambio), la Juventus vede non solo un finalizzatore, ma anche un punto di riferimento a cui i compagni possano appoggiarsi sia per risalire il campo, sia - soprattutto Chiesa - per ricevere indietro il pallone e andare al tiro.