Pagina 3 | Giuntoli-Manna a Londra: il perché del blitz e il vero obiettivo Juve

Le sue opere, con ogni probabilità, non costituiscono una colonna portante della fulgida tradizione letteraria anglo-americana, ma chissà che nelle ultime ore Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna non abbiano pensato a Walter Besant. “Ho camminato per Londra negli ultimi trent’anni e ogni giorno ho trovato qualcosa di nuovo”, raccontava lo scrittore originario dell’Hampshire. Il direttore tecnico e quello sportivo della Juventus, che nella capitale britannica hanno assistito a Tottenham-Chelsea lunedì sera e che dalle parti di Westminster si sono attardati fino al pomeriggio di ieri, si sono in effetti imbattuti in un gran numero di persone e di discorsi. Comun denominatore il mercato che sarà, in inverno o nella prossima estate, argomento rigorosamente declinato al futuro. I primi giorni di novembre, in fondo, sono quelli deputati a vagliare ogni possibile petalo della margherita, non a sfrondare con impeto i nomi in elenco.

Giuntoli-Manna, il Tottenham e Pierre-Emile Hojbjerg

La doverosa premessa è che Londra rappresenta l’ombelico cui convergono tutti i principali traffici della ricca Premier League, dunque l’occasione si è rivelata propizia per stringere mani anche al di là dei soli – per quanto numerosi – club della capitale. Per intenderci: Giuntoli e Manna hanno parlato con il Tottenham di Pierre-Emile Hojbjerg, in campo nella ripresa all’Hotspur Stadium, ma non soltanto. Il centrocampista danese ha caratteristiche che ingolosiscono i bianconeri, alla ricerca di un elemento che a gennaio possa colmare la falla numerica aperta dalle defezioni di Fagioli e Pogba, anche se le richieste degli Spurs, che non paiono disposti a scendere sotto i 30 milioni tra prestito oneroso (condizione essenziale per i bianconeri a gennaio) e successivo riscatto, hanno intiepidito la pista. Postecoglou lo sta utilizzando con parsimonia e il 28enne di Copenhagen smania per mettersi in mostra verso gli Europei, ma al contempo l’imminente Coppa d’Africa dovrebbe aprirgli maggiori spiragli in squadra.

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Juventus, suggestione Phillips

Tant’è vero che, nelle ultime settimane, per la mediana ha preso quota l’opzione Kalvin Phillips, profilo di caratura mondiale che, però, nel City dei fuoriclasse ha finora raccolto appena 89’ in campionato e 8’ in Champions. L’inglese, a sua volta interessato ad accrescere il proprio minutaggio in ottica Nazionale, ha stipendio e cartellino fuori portata, ma i Citizen potrebbero anche “accontentarsi” di cederlo in prestito per garantire continuità di rendimento a lui e mantenimento del valore dell’investimento a loro. Giuntoli e Manna stanno valutando proprio questa possibilità, che aprirebbe a scenari interessanti nonostante l’ex Leeds non ricalchi appieno il profilo della mezzala con gol e assist nei piedi che stanno cercando i bianconeri, anche se potrebbe essere messa in crisi dall’idea del Newcastle di farne il sostituto dello squalificato Tonali.

 

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Parametro zero

I tempi, nel piovoso (ma va!) autunno londinese, sono però maturi soprattutto per provare ad anticipare la concorrenza e gettare le basi per un colpo a costo zero in estate. E non è una novità che gli occhi della Juventus si siano posati su Lloyd Kelly, scadenza 2024, difensore centrale del Bournemouth, un paio d’ore di macchina da Londra. Il 25enne di Bristol, entrato da poco nella scuderia dell’agente Ali Barat, vanta infatti diversi punti a proprio favore: piede mancino, imminente etichetta di svincolato e attuale stipendio decisamente abbordabile a 1,5 milioni all’anno. Il contro: piace anche al Milan, ma soprattutto a Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund.

Mercato Juve, incroci infiniti

Ma gli infiniti incroci della Londra di Besant hanno permesso a Giuntoli e Manna di soppesare anche altre candidature. Come quella di Jadon Sancho per rinforzare il reparto offensivo di Allegri, sfruttando la rottura totale tra l’inglese e il tecnico Ten Hag e l’apertura del Manchester United a contribuire al ricco ingaggio (oltre 20 milioni a stagione!) pur di alleggerirsi di un separato in casa. Più tiepido, invece, l’interesse per Thomas Partey dell’Arsenal, che i dirigenti bianconeri vedrebbero volentieri salutare Londra in favore di un ritorno all’Atletico Madrid. L’effetto domino consentirebbe infatti al colchoneros di rinunciare più facilmente a Rodrigo De Paul, nome che resta in cima alla lista di Giuntoli insieme a quello di Lazar Samardzic dell’Udinese.

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Parametro zero

I tempi, nel piovoso (ma va!) autunno londinese, sono però maturi soprattutto per provare ad anticipare la concorrenza e gettare le basi per un colpo a costo zero in estate. E non è una novità che gli occhi della Juventus si siano posati su Lloyd Kelly, scadenza 2024, difensore centrale del Bournemouth, un paio d’ore di macchina da Londra. Il 25enne di Bristol, entrato da poco nella scuderia dell’agente Ali Barat, vanta infatti diversi punti a proprio favore: piede mancino, imminente etichetta di svincolato e attuale stipendio decisamente abbordabile a 1,5 milioni all’anno. Il contro: piace anche al Milan, ma soprattutto a Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund.

Mercato Juve, incroci infiniti

Ma gli infiniti incroci della Londra di Besant hanno permesso a Giuntoli e Manna di soppesare anche altre candidature. Come quella di Jadon Sancho per rinforzare il reparto offensivo di Allegri, sfruttando la rottura totale tra l’inglese e il tecnico Ten Hag e l’apertura del Manchester United a contribuire al ricco ingaggio (oltre 20 milioni a stagione!) pur di alleggerirsi di un separato in casa. Più tiepido, invece, l’interesse per Thomas Partey dell’Arsenal, che i dirigenti bianconeri vedrebbero volentieri salutare Londra in favore di un ritorno all’Atletico Madrid. L’effetto domino consentirebbe infatti al colchoneros di rinunciare più facilmente a Rodrigo De Paul, nome che resta in cima alla lista di Giuntoli insieme a quello di Lazar Samardzic dell’Udinese.

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