Mercato Juve, Arthur una chiave da venti milioni. Poi l'assalto a...

Il regista brasiliano è rinato dopo il prestito ai viola, che adesso riflettono sul riscatto: acquisto possibile già a gennaio. Gli obiettivi di Giuntoli

TORINO - Che il calcio sia sempre capace di sorprendere lo raccontano i gol in serie nei minuti di recupero a ribaltare i risultati, ma non solo! A volte ci pensa anche il mercato. Regalando colpi inaspettati sotto tanti punti di vista. E così ecco campioni e campionissimi indossare maglie che mai uno si sarebbe immaginato di vedere sotto certi visi. Uno su tutti, negli ultimi anni juventini, ha stupito non solo il modo bianconero: quello di Cristiano Ronaldo. Ma il mercato in realtà sa sorprendere anche con declinazioni differenti. L’ultima novità clamorosa, riguarda in realtà un dirigente, Walter Sabatini, arrivato a Salerno a inizio 2022 per salvare la squadra - operazione che gli riesce con una girandola di calciatori nella finestra invernale di mercato - e dopo sei mesi, a miracolo avvenuto, eccolo rompere col patron Danilo Iervolino, che l’altro giorno lo ha richiamato per puntare al miracolo bis.

Ma il mercato offre anche altre suggestioni: giocatori che, inseriti in un contesto finiscono nel tunnel che più buio non si può dal punto di vista delle prestazioni, per poi rinascere e rifiorire nello stesso campionato con un’altra squadra nonostante vengano utilizzati nello stesso ruolo. Questione di stimoli, aria nuova, motivazioni ritrovate, rapporti più virtuosi con il gruppo squadra e con lo staff tecnico piuttosto che la semplice condizione fisica ritrovata. A proposito di questi ultimi casi ecco un bianconero rinato lontano da Torino, là dove per varie ragioni aveva fallito, in primis quelle relative alla forma fisica. Ora si sta riappropriando dello status che lo aveva portato sotto la Mole sul versante bianconero. Parliamo di Arthur, play e regista dal Dna di livello, ma mai determinante ed efficace con la Juventus nella veste di direttore d’orchestra.

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Dal prestito al Liverpool al riscatto in Viola

Arrivato dal Barcellona nella stagione 2020/21 per oltre 70 milioni di euro più 10 di bonus nell’ambito di una operazione che nel contempo vedeva il play Pjanic fare il viaggio inverso, in due stagioni delude al punto che nel giugno del 2022 viene prestato al Liverpool dove, complice un grave infortunio, non vede mai la luce. Nell’ultimo mercato estivo, in extremis, ecco l’accordo con la Fiorentina e nella squadra di Italiano, al centro del gioco, rinasce diventando in questa prima fase della stagione il perno e il fulcro della Viola.

La quadratura del cerchio venne trovata con un prestito per 2 milioni a cui se ne aggiungerebbero altrettanti a fronte di determinati risultati e una opzione di riscatto per i toscani di 20 milioni che al momento pagano la metà del suo ingaggio (si aggira intorno ai 5 milioni di euro il totale). Bene, il “pallone” sta rimettendo a fuoco i parametri di quell’accordo. Se a inizio settembre quei 20 milioni parevano infatti poco più che una postilla contrattuale ecco che a forza di prove convincenti quella cifra potrebbe davvero ingolosire il patron Commisso. E se a gennaio arrivasse una offerta della Fiorentina per prenderlo subito con lo sconto qualcuno si stupirebbe al 100%? Il calcio sa sorprendere...

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Mercato Juve, gli obiettivi in entrata

Tra l’altro per il club torinese riuscire a capitalizzare nell’ormai imminente parentesi mercatara consentirebbe di muoversi anche in entrata con maggior dinamismo e serenità. Poter contare su 17-18 milioni subito permetterebbe al direttore tecnico Cristiano Giuntoli di pensare con maggior fantasia e disponibilità di spesa per reperire quella mezzala in grado di abbinare qualità e quantità oltre all’esperienza che Massimiliano Allegri spera di poter avere a disposizione per sopperire alle assenze forzate degli squalificati Pogba e Fagioli.

In cima alla lista dei desideri ci sono sempre De Paul, Fabian Ruiz - peraltro alle prese con la convalescenza per la lussazione alla spalla -, Samardzic che l’Udinese vorrebbe tenere tutta la stagione e Colpani del Monza, considerato però più trequartista come lo stesso Sudakov dello Shakhtar Donetsk. Phillips? Si tratta di un mediano utile per il centrocampo a due che non possiede l’abilità dell’inserimento. Non esattamente ciò che serve al signor Max!

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TORINO - Che il calcio sia sempre capace di sorprendere lo raccontano i gol in serie nei minuti di recupero a ribaltare i risultati, ma non solo! A volte ci pensa anche il mercato. Regalando colpi inaspettati sotto tanti punti di vista. E così ecco campioni e campionissimi indossare maglie che mai uno si sarebbe immaginato di vedere sotto certi visi. Uno su tutti, negli ultimi anni juventini, ha stupito non solo il modo bianconero: quello di Cristiano Ronaldo. Ma il mercato in realtà sa sorprendere anche con declinazioni differenti. L’ultima novità clamorosa, riguarda in realtà un dirigente, Walter Sabatini, arrivato a Salerno a inizio 2022 per salvare la squadra - operazione che gli riesce con una girandola di calciatori nella finestra invernale di mercato - e dopo sei mesi, a miracolo avvenuto, eccolo rompere col patron Danilo Iervolino, che l’altro giorno lo ha richiamato per puntare al miracolo bis.

Ma il mercato offre anche altre suggestioni: giocatori che, inseriti in un contesto finiscono nel tunnel che più buio non si può dal punto di vista delle prestazioni, per poi rinascere e rifiorire nello stesso campionato con un’altra squadra nonostante vengano utilizzati nello stesso ruolo. Questione di stimoli, aria nuova, motivazioni ritrovate, rapporti più virtuosi con il gruppo squadra e con lo staff tecnico piuttosto che la semplice condizione fisica ritrovata. A proposito di questi ultimi casi ecco un bianconero rinato lontano da Torino, là dove per varie ragioni aveva fallito, in primis quelle relative alla forma fisica. Ora si sta riappropriando dello status che lo aveva portato sotto la Mole sul versante bianconero. Parliamo di Arthur, play e regista dal Dna di livello, ma mai determinante ed efficace con la Juventus nella veste di direttore d’orchestra.

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