Djalò, al telefono con Weah
Sono ore di riflessione per Djaló e il suo entourage (un’agenzia con base operativa a Lisbona): da una parte è cominciata la trattativa con la Juventus per trovare un’intesa sulla durata del contratto e sull’entità dell’ingaggio annuo, dall’altra il portoghese deve valutare se rimanere fermo sulla posizione di accettare la corte dell’Inter in estate oppure se cavalcare l’opportunità Juventus nell’immediato.
Non è, certo, solo una questione sentimentale e poco c’entra la reunion con l’amico Timo Weah, che pure in questi giorni lo ha chiamato per raccontargli il fascino di Torino e della Vecchia Signora. La spunterà chi offre maggiori garanzie tecniche ed economiche: di certo, per Giuntoli si tratta di un investimento su un futuro titolare della difesa al posto di Alex Sandro e si tratterebbe (con Adzic) del primo colpo per la Juve che verrà da quando è diventato dt bianconero.
Djalò, l'ingaggio proposto
Di fatto la Juventus è a un passo da Djaló, ma proprio questo ultimo passo deve compierlo il giocatore: la dirigenza interista spera ancora, forte della promessa e di un’offerta ritenuta congrua (2,5 milioni netti a stagione a salire), allo stesso tempo il club bianconero può almeno pareggiare la proposta e aprire da subito le porte della Continassa al classe 2000. Da domani ogni giorno è buono per sbloccare la situazione, in un modo o nell’altro.