Le vie del mercato sono infinite, ma spesso capita di incrociarsi sulla stessa strada. È il caso di Juventus e Atalanta che hanno messo entrambe gli occhi su una delle rivelazioni di questa stagione: Marco Brescianini. Alla prima annata nella massima serie il centrocampista classe 2000 ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nel Frosinone, prendendosi un ruolo da titolare. Niente male per chi era reduce da 3 stagioni al piano di sotto con Entella, Monza e Cosenza. In Calabria l’esplosione che gli ha spalancato le porte della Serie A. Galeotto il vernissage riminese di apertura del calciomercato estivo a inizio luglio, quando il Frosinone mette la freccia sorpassando Genoa e Salernitana nella corsa al mediano nato a Calcinate e cresciuto nel Milan.
Brescianini, l'Atalanta e Koopmeiners
La dirigenza rossonera, però, non ha creduto fino in fondo nelle sue qualità, cedendolo a titolo definitivo al club di Stirpe senza alcun indennizzo economico. Al tempo stesso, però, al Diavolo spetterà il 50% sulla futura vendita. Una sorta di comproprietà mascherata, simile a quelle in vigore fino al 2015. Da via Aldo Rossi non sono comunque intenzionati a riportare Brescianini a casa, nonostante l’utilità pure in chiave liste essendo un prodotto del vivaio milanista. Via libera dunque alle altre pretendenti. L’Atalanta l’ha messo nel mirino e lo sta facendo seguire con continuità da tempo. D’altronde a Bergamo hanno già messo in preventivo 1-2 innesti a metà campo per sopperire alla (probabile) partenza di Teun Koopmeiners. E qui le traiettorie di mercato della Dea si intersecano di nuovo con quelle juventine, visto che l’olandese è un obiettivo dichiarato della Vecchia Signora.