Giuntoli prepara i tagli Juve: ciao Alex Sandro ma non solo, la situazione

Degli attuali terzini soltanto Cambiaso convince in pieno. Per Kostic sirene arabe, Weah saluta? Pure Iling può andare via, incognita De Sciglio: tutti i dettagli

TORINO - La questione fasce elastiche alla Juventus nasce dalla necessità di migliorare l’apporto non sempre ideale che sinora la squadra ha avuto da chi gioca sull’esterno. E per chi gioca come Allegri con il 3-5-2, non poter contare su elementi in grado di rappresentare un reale valore aggiunto sulle corsie laterali diventa un problema significativo. Dopo 27 giornate, in effetti, il contributo giunto da chi deve esprimersi nel ruolo di “quinto” non è stato sempre all’altezza delle aspettative. L’unica eccezione riguarda Andrea Cambiaso, che a volte è stato anche sfruttato come mezzala per la sua duttilità e intelligenza tattica. In emergenza a volte si è preferito affidarsi a McKennie che, seppur da adattato visto che il suo ruolo naturale è la mezzala, ha comunque svolto al meglio delle sue possibilità la parte. Ma purtroppo per Allegri altrettanto non si può dire per gran parte dei terzini a disposizione. Discorso che ovviamente non vale per De Sciglio, visto che è ancora alle prese con la convalescenza dopo l’operazione al crociato che lo tiene fuori ormai da maggio del 2023 quando fu operato.

Alex Sandro ai saluti, Weah non convince

Iniziamo così la carrellata partendo da Alex Sandro, che con l’età ha di fatto smesso i panni dell’esterno per venire più che altro utilizzato come marcatore di sinistra nella difesa a tre. In ogni caso la Juventus gli ha fatto già sapere che la sua carriera a Torino terminerà a giugno dopo nove stagioni, con la possibilità di diventare lo straniero con più presenze di tutti visto che ora è al secondo posto assoluto con 322 partite, appena 5 gare dietro Pavel Nevdved a quota 327. Ed eccoci invece alla novità della stagione, ovvero Timothy Weah, arrivato dal Lille per 10 milioni più altri due previsti di bonus. Dopo un discreto avvio ha patito oltremisura lo stop per infortunio muscolare, faticando a ritrovare condizione e fiducia. Nato attaccante esterno, in Francia l’ex tecnico romanista Fonseca lo ha poi spostato come terzino nella difesa a 4 per cui con una collocazione tattica completamente differente da quella prevista in questa Juventus vestita da Allegri con il 3-5-2. Più volte Weah ha dimostrato difficoltà nel giostrare al meglio a tutta fascia e quando è stato inserito a partita in corso, spesso per cercare di ribaltare il risultato, raramente è risultato un cambio azzeccato in grado di migliorare il rendimento della Juventus sul proprio lato destro. Della sua stagione, di fatto, resta impressa solo la perla del gol con una sassata da fuori a contribuire alla goleada in Coppa Italia alla Salernitana, sommersa all’Allianz Stadium per 6-1.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, anche Iling e Kostic verso l'addio

Anche Iling non ha convinto in pieno e il suo contratto in scadenza nel 2025 abbinato ad alcune richieste dalla Premier fanno pensare che la sua conferma non è affatto scontata. Lo stesso vale per Kostic, che sta vivendo una flessione graduale ma costante rispetto alle performance della passata stagione, la sua prima sotto la Mole. Il serbo ha un contratto che scade nel 2025, ovvero al termine della prossima annata, ma le sirene arabe che hanno iniziato a risuonare già nel mercato di gennaio potrebbero convincerlo a lasciare la Serie A.

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TORINO - La questione fasce elastiche alla Juventus nasce dalla necessità di migliorare l’apporto non sempre ideale che sinora la squadra ha avuto da chi gioca sull’esterno. E per chi gioca come Allegri con il 3-5-2, non poter contare su elementi in grado di rappresentare un reale valore aggiunto sulle corsie laterali diventa un problema significativo. Dopo 27 giornate, in effetti, il contributo giunto da chi deve esprimersi nel ruolo di “quinto” non è stato sempre all’altezza delle aspettative. L’unica eccezione riguarda Andrea Cambiaso, che a volte è stato anche sfruttato come mezzala per la sua duttilità e intelligenza tattica. In emergenza a volte si è preferito affidarsi a McKennie che, seppur da adattato visto che il suo ruolo naturale è la mezzala, ha comunque svolto al meglio delle sue possibilità la parte. Ma purtroppo per Allegri altrettanto non si può dire per gran parte dei terzini a disposizione. Discorso che ovviamente non vale per De Sciglio, visto che è ancora alle prese con la convalescenza dopo l’operazione al crociato che lo tiene fuori ormai da maggio del 2023 quando fu operato.

Alex Sandro ai saluti, Weah non convince

Iniziamo così la carrellata partendo da Alex Sandro, che con l’età ha di fatto smesso i panni dell’esterno per venire più che altro utilizzato come marcatore di sinistra nella difesa a tre. In ogni caso la Juventus gli ha fatto già sapere che la sua carriera a Torino terminerà a giugno dopo nove stagioni, con la possibilità di diventare lo straniero con più presenze di tutti visto che ora è al secondo posto assoluto con 322 partite, appena 5 gare dietro Pavel Nevdved a quota 327. Ed eccoci invece alla novità della stagione, ovvero Timothy Weah, arrivato dal Lille per 10 milioni più altri due previsti di bonus. Dopo un discreto avvio ha patito oltremisura lo stop per infortunio muscolare, faticando a ritrovare condizione e fiducia. Nato attaccante esterno, in Francia l’ex tecnico romanista Fonseca lo ha poi spostato come terzino nella difesa a 4 per cui con una collocazione tattica completamente differente da quella prevista in questa Juventus vestita da Allegri con il 3-5-2. Più volte Weah ha dimostrato difficoltà nel giostrare al meglio a tutta fascia e quando è stato inserito a partita in corso, spesso per cercare di ribaltare il risultato, raramente è risultato un cambio azzeccato in grado di migliorare il rendimento della Juventus sul proprio lato destro. Della sua stagione, di fatto, resta impressa solo la perla del gol con una sassata da fuori a contribuire alla goleada in Coppa Italia alla Salernitana, sommersa all’Allianz Stadium per 6-1.

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