Il valzer degli allenatori, dalla Juve al Napoli. A Bologna hanno una certezza

La Serie A si appresta a una rivoluzione tra i tecnici. Da Thiago Motta a Palladino, da Italiano a Tudor: cosa potrebbe succedere

TORINO - La realtà può essere nitida anche in controluce. Certo, non si vedono i colori, ma il profilo emerge senza grandi margini di errore. Ed è quello che sta succedendo e consente di anticipare la prossima Serie A, dove le panchine destinate ad avere un nuovo proprietario sono numerose come non mai. E allora, grazie agli incroci e agli spifferi che arrivano dalle diverse sedi, non è così impossibile comporre il probabile puzzle destinato a ricostruire il volto dei condottieri della stagione 2024/25, almeno per quelle squadre che sono certe di giocare nella massima divisione.

Inzaghi non ascolta la Premier

Partendo dall’alto, dunque, ecco Simone Inzaghi che è pronto a rinnovare a scudetto conquistato, preferendo proseguire con i nerazzurri invece di ascoltare le sirene che si sono accese dalla Premier League. Filone della continuità anche per l’altra metà di Milano. Stefano Pioli, sempre più saldo al secondo posto e in ballo ancora in Europa League ai quarti di finale contro la Roma, forte anche del buon rapporto con Ibrahimovic, viaggia verso la conferma del suo contratto che al momento scade nel 2025.

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Thiago Motta verso la Juve, ma Allegri...

Ed eccoci alla Juventus e al Bologna, vicine non soltanto come posizioni in classifica. Di mezzo, lo sanno anche i sassi ormai, c’è la questione del tecnico italo-brasiliano Thiago Motta nel mirino della Vecchia Signora. A Bologna in questo momento si vivono due certezze: la prima è che non si vedeva una squadra giocare così bene e dare così tante soddisfazioni da svariate generazioni, del resto la Champions League nella prossima stagione è sempre più concreta come ipotesi. La seconda convinzione che viaggia tra le vie del capoluogo emiliano è che Thiago Motta, il cui contratto è in scadenza, non rinnoverà.

Il tecnico ritiene concluso il ciclo rossoblù che potrebbe culminare con lo storico traguardo del Bologna nella competizione internazionale più importante. Bene, ora la domanda è “Ma se Thiago non resterà, dove andrà?”. Negli ultimissimi giorni i rumors bolognesi che lo danno con le valigie pronte per Torino sono sempre più insistenti. Anche se essendo la situazione in divenire, non si possono escludere contromosse all’ultimo momento visto che Mister Max ha ancora sette partite a disposizione in campionato più una o due in Coppa Italia dove in teoria potrebbe riportare la Juventus ad alzare un trofeo per interrompere i due anni di digiuno assoluto.

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Serie A, panchine girevoli: tutti i nomi

Del resto la verità prima o poi deve venire a galla e con l’ampolla alta della clessidra sempre più vuota, il tempo del mistero e dei misteri è inevitabilmente sempre più ridotto. Non a caso i rumors su Thiago Motta e Allegri non sono gli unici ad aver preso corpo. Per il Bologna si parla di Raffaele Palladino e Stefano Dionisi, Per il Napoli sono in netto rialzo le quotazioni di Vincenzo Italiano. Sulla panchina della Fiorentina potrebbe finirci Alberto Gilardino, che piace non poco pure al Monza, ma alla società Viola è stato abbinato anche il nome di Maurizio Sarri.

Al Napoli, invece, pare scontato che la volata la vincerà Vincenzo Italiano dopo che Antonio Conte ha preferito prendersi altro tempo prima di sciogliere le riserve, mentre alla Lazio non ci sono incertezze su chi dovrà guidare i biancocelesti, ovvero Igor Tudor, che è stato preso per sostituire il dimissionario Sarri. Dunque un vero e proprio terremoto sulle panchine del campionato italiano più importante senza tener conto di ciò che accadrà con le nove società attualmente coinvolte nella zona retrocessione. Ma per quello bisognerà aspettare ancora i verdetti delle tre squadre che scenderanno in B. E le salvezze, di solito, portano conferme...

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Inzaghi non ascolta la Premier

Partendo dall’alto, dunque, ecco Simone Inzaghi che è pronto a rinnovare a scudetto conquistato, preferendo proseguire con i nerazzurri invece di ascoltare le sirene che si sono accese dalla Premier League. Filone della continuità anche per l’altra metà di Milano. Stefano Pioli, sempre più saldo al secondo posto e in ballo ancora in Europa League ai quarti di finale contro la Roma, forte anche del buon rapporto con Ibrahimovic, viaggia verso la conferma del suo contratto che al momento scade nel 2025.

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