Akliouche, la Juve e le caratteristiche
Un mancino da far strabuzzare gli occhi e una visione di gioco da vero play. Gioca leggermente più avanzato, da trequartista. In campo danza sul pallone, ha eleganza e con il pallone tra i piedi ipnotizza avversari e spettatori: il classe 2002 si muove bene sia in appoggio a una prima punta - da trequartista centrale - che da esterno destro con licenza di entrare dentro al campo e fare gioco. Una diamante ancora grezzo, cresciuto nel corso della stagione grazie alla fiducia del Monaco e alla sua continuità in campo. Ben 8 centri e 4 assist tra campionato e Coppa di Francia. Un bottino davvero niente male per Akliouche, destinato a crescere ancora per diventare uno dei talenti più interessanti d'Europa.
Intanto, dopo aver concluso ottimamente la Ligue 1 con il club biancorosso al secondo posto dietro al Psg, è pronto a prepararsi alla chiamata con la nazionale per le Olimpiadi. Una chiamata che potrebbe arrivare proprio da Henry, ct dell'Under 21 e anche della Nazionale Olimpica, per disputare la rassegna dei cinque cerchi in casa, a Parigi. Un modo per mettersi ancor più in mostra, anche se l'impegno estivo potrebbe poi ritardare la preparazione in vista della prossima stagione. Non è certa la sua presenza ma visto l'occhio di riguardo di Thierry verso il classe 2002 non è da escludere. Akliouche piace alla Juve. I bianconeri si sono interessati al trequartista e con Thiago Motta potrebbe lo spazio ideale per crescere ancora. Il 4-2-3-1 potrebbe esaltarne le caratteristiche. Al momento un semplice interessamento, nulla di più ma Giuntoli dimostra sempre una particolare attenzione verso i giovani talenti.