Milan, per l'attacco cresce Arnautovic. Colloqui con Loftus-Cheek

Il club comincia a gettare le basi per la prossima stagione. Motta sull'austriaco: "Giusto che parta se gioca in Europa"

MILANO - Il 2023 del Milan, con tutte le sue difficoltà, si può racchiudere in un dato: -5. È questo il differenziale, negativo, tra gol fatti e subiti in tutte le competizioni da parte della squadra di Stefano Pioli che ha messo a segno appena 29 gol contro i 34 subiti, certificando una palese fatica offensiva che si riverbera in maniera decisiva nei risultati in campo. In campionato la media è di 1.3 gol a partita, troppo pochi. La prima linea, contando solamente gli attaccanti, presenta problemi realizzativi troppo importanti per una squadra di vertice e questo sarà uno dei focus che Paolo Maldini e Ricky Massara dovranno mettere sul mercato estivo, dove sarà necessaria una rivoluzione tecnica di tutto il compartimento avanzato. Non a caso, nelle ultime settimane, si sono intensificate le voci su Marko Arnautovic del Bologna, che potrebbe arrivare in rossonero come alternativa a Olivier Giroud, ma mancherebbe sempre il bomber di media-lunga durata sul quale costruire l’attacco presente e futuro del Milan.

Arnautovic, il nome giusto

Su Arnautovic, che ha ancora due anni di contratto con il Bologna, si è espresso Thiago Motta in conferenza stampa: «Se arrivano offerte per Arnautovic da una squadra che punta all’Europa o ci gioca, è giusto che vada», così il tecnico rossoblù. Il Milan si sta muovendo e potrebbe presentare una prima offerta al Bologna nelle prossime settimane, ma quello di Arnautovic non è l’unico nome visto che la Ligue 1 è sempre un mercato ben monitorato dal Milan e lì ci giocano i vari Openda, Ekitike e Balogun. Ma questi sono discorsi che verranno intrapresi tra tre settimane, ovvero dopo la chiusura del campionato e in base a quello che sarà il posizionamento europeo del Milan, che deve fare tra i 7 e i 9 punti per rimanere in linea Champions League, senza dimenticare che lunedì sarà il giorno della nuova sentenza della Corte federale d’Appello sulla Juventus che potrebbe ridisegnare la classifica proprio nella settimana che porta a Juve-Milan. Ma Pioli non può più fare calcoli e ha bisogno dei gol dei suoi attaccanti, che nel 2023 hanno avuto le polveri parecchio bagnate. Contando tutte e quattro le competizioni giocate, il capocannoniere è Rafael Leao a quota 6 mentre Olivier Giroud è fermo a quattro e in campinato non segna dal 13 marzo: il suo ultimo gol risale alla gara di ritorno dei quarti di finale di Champions contro il Napoli.

Trattativa con Loftus-Cheek

Poi, il vuoto più totale con i tre gol di Messias, piccolo palliativo che non può soddisfare. Assente da gennaio Divock Origi, la cui avventura al Milan potrebbe finire a fine stagione (le parole di Maldini su di lui dopo il derby sono state eloquenti sull’insoddisfazione della dirigenza) così come sono mancati all’appello, pur avendo avuto spesso grosse occasioni, Brahim Diaz (un solo gol nel 2023, in Champions contro il Tottenham) e Ante Rebic, fermo a livello realizzativo al 1° ottobre in casa dell’Empoli. E allora gli sguardi si rivolgono tutti a Rafael Leao. Il portoghese, che nel derby di martedì ha avuto un solo squillo ma quasi decisivo, dovrà rianimare la zona gol con le sue giocate. Glielo chiede Giroud, a caccia di assist decenti da tramutare in gol, ma glielo chiedono anche il resto della squadra e l’allenatore. Intanto per cercare di rimpolpare la zona dei centrocampisti box-to-box, il Milan sta trattando Ruben Loftus-Cheek del Chelsea e in scadenza a giugno. I contatti sono avviati da settimane e il centrocampista, in uscita dai Blues, potrebbe essere un bel colpo, specie se il Milan sarà in Champions League anche il prossimo anno.

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