Milan su Morata e Scamacca: sfida alla Roma
Dopo le aperture sul fronte Morata circolate in ambiente rossonero a inizio settimana, ieri è stata invece una giornata col segno "meno". Il Milan ha infatti verificato che lo spagnolo - ingaggio da 6.5 milioni -, in caso di ritorno in Italia non potrebbe beneficiare del Decreto Crescita, quindi ci sarebbe bisogno di un sostanzioso taglio dello stipendio. Inoltre, la clausola per liberarlo dall'Atletico Madrid si aggira sui 20 milioni, più che sui 10 emersi a giugno. Considerando i 31 anni che Morata compirà il 23 ottobre, ecco che il profilo di Scamacca - 24 anni e ingaggio da 3 milioni - si avvicina molto di più ai parametri del club rossonero. Il problema in questo caso è doppio: ovvero la volontà del West Ham, dopo averlo acquistato per 36 milioni più bonus, di non cederlo in prestito con diritto di riscatto (scoglio che frena anche la Roma); ma pure la preferenza di Scamacca che, da romano ed ex vivaio giallorosso, si è promesso alla Roma da tempo, convinto di avere maggiore spazio da titolare. Il club di Mourinho non demorde, Scamacca è la prima scelta e insisterà; il Milan può provare a inserirsi, ma il tentativo di offrire Origi come parziale contropartita non ha trovato sponde sul lato inglese. Insomma, Morata - che oggi è in calo, ma chissà che non possa tornare in auge nelle prossime settimane - e Scamacca restano due obiettivi, ma...
Calciomercato Milan, gli altri profili
Qui si inseriscono le varie opzioni per il terzo nome, con la concreta possibilità che il prescelto sia un profilo ancora non emerso. Per esempio piace Dia della Salernitana che ha una clausola rescissoria da 25 milioni attivabile entro il 20 luglio. Da escludere Openda, destinato al Lipsia per oltre 40 milioni e chissà che proprio dal club tedesco non possa uscire a quel punto il 27enne Werner. Potrebbe tornare di moda Ekitike, anche se la situazione di Mbappé potrebbe bloccarlo a Parigi. Chi non resterà al Psg è invece Icardi che a Milano tornerebbe volentieri. Il Milan nega che l'argentino interessi, però il primo settembre è ancora lontano...