ROMA - A Trigoria è tutto pronto, o quasi, per la terza stagione di José Mourinho. Uno scenario, a maggio, tutt’altro che scontato visto il clima d’incertezza che aleggiava intorno al futuro dello Special One, con le ombre di un addio spazzate via grazie agli incontri con il presidente Dan Friedkin, uno prima della vacanze, e l’altro a casa di Mourinho in Portogallo. Lì dove la squadra giallorossa dovrebbe tornare dal 22 luglio, considerata la tournée saltata in Asia. Di ufficiale non c’è ancora nulla, ma tutti stanno lavorando per risolvere quanto prima una parte fondamentale della preparazione estiva che nel frattempo prenderà il via stamattina con il raduno a Trigoria a partire dalle 10.
Mancherà solo il gruppo dei nazionali, ai quali Mourinho ha concesso un’altra settimana di vacanza, dandogli appuntamento a lunedì prossimo, mentre per tutti gli altri, compresi i nuovi acquisti, quello di oggi sarà un po’ il primo giorno di scuola. Mourinho, rientrato nella Capitale sabato pomeriggio, già da giorni è al lavoro con il suo staff per preparare minuziosamente il piano di allenamenti. Come nelle passate stagioni si comincerà subito ad usare il pallone, anche nella preparazione atletica, con un focus particolare nelle attività di prevenzione agli infortuni per evitare quanto successo soprattutto nel finale della scorsa stagione con una rosa falcidiata da problemi muscolari. C'è poi chi come Abraham, Kumbulla ed El Shaarawy si è già riaffacciato a Trigoria: e se per i primi due si tratta di recuperare dalla rottura del legamento crociato, per il "Faraone" l'obiettivo è solo quello di farsi trovare nella miglior condizione possibile dopo il rinnovo strappato fino al 2025.
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Il mercato della Roma
A Trigoria, poi, dopo l’incontro di Londra di metà giugno, nei prossimi giorni si ritroveranno anche il general manager Tiago Pinto e José Mourinho, un modo per fare il punto della situazione di un mercato che fino a questo momento ha regalato allo Special One tre giocatori: Aouar, N’Dicka e il ritorno di Llorente. Se ne aspetta almeno altri tre, tra cui un terzino destro (la fumata bianca per Kristensen dal Leeds non è lontana), un centrocampista (il preferito è Sabitzer del Bayern Monaco) e un attaccante. Morata per il momento non è un colpo economicamente sostenibile nonostante le chiamate di Mourinho, per questo Pinto sta continuando a lavorare con il West Ham al prestito di Scamacca, con nuovi contatti previsti in settimana tra le parti. Per mezzala e centravanti, però, servirà tempo e anche qualche cessione prima per far cassa, come ad esempio quella di Ibanez che in Premier League ha estimatori, ma fin qui senza offerte concrete presentate.