Torino, si cerca il vice-Milinkovic: Popa deve crescere tra meno pressioni

Il giovane portiere preso gratis ha giocato soltanto in Romania. Il secondo resta Gemello, per ora
Torino, si cerca il vice-Milinkovic: Popa deve crescere tra meno pressioni© LAPRESSE

TORINO - Il Toro deve già affrontare un primo nodo. Piccolo, per certi versi fisiologico, ma sicuramente inaspettato a così pochi scampoli dall'inizio della preparazione estiva. I primi tre giorni di lavoro al Filadelfia aprono un interrogativo sul ruolo di Mihai Popa, appena sbarcato sotto la Mole dopo essere stato prelevato dal Voluntari, compagine della massima divisione rumena.

Sono bastati tre allenamenti per emettere una prima sentenza, contro la quale il portiere (metaforicamente parlando) ricorrerà in appello nel ritiro di Pinzolo: il Toro si rituffa sul mercato per individuare un vice Milinkovic-Savic, di rientro domani in città.

Popa, non è una bocciatura

Il progetto di rendere Popa il secondo di Vanja è già sul punto di naufragare. Non si tratta di una bocciatura: il ragazzo è considerato validissimo sia da Juric che da Cataldi, il nuovo preparatore. Ma ci sono alcune considerazioni che lo staff tecnico sta portando avanti in queste ore. Innanzitutto, nessuno vuole correre il rischio di bruciare Mihai, portiere dell'Under 21 della Romania con una bella prospettiva di carriera davanti. Il Toro, per il momento, lo immagina nei panni di terzo portiere. Alle spalle di Milinkovic-Savic per tutta la stagione e anche dietro a Luca Gemello, seppur a tempo determinato, visto che l'estremo difensore di Savigliano pare destinato a partire in prestito perché ha bisogno come il pane di giocare. Dunque, il titolare c'è e la terza scelta pure. Per cui Vagnati ora dovrà scandagliare il mercato per individuare un secondo portiere già pronto per duellare quasi ad armi pari col serbo.

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Popa deve crescere, Berisha è un caso

Popa, per questo ruolo, non è ancora idoneo. Perché è giovane (classe 2001, un anno in meno di Gemello), non conosce la lingua italiana e come se non bastasse ha una struttura fisica un po' troppo leggera. Sfrutterà quest'annata per irrobustirsi, ma anche per crescere senza fretta, senza il patema di dover essere immediatamente chiamato in causa in caso di forfait di Mlinkovic-Savic. Il Toro ha bisogno di un secondo portiere che possa diventare, in qualsiasi momento, un primo. Identikit già presente in rosa, ma ai margini ormai da tempo immemore: Etrit Berisha, con ingaggio pesante e poche pretendenti. Con Juric non si scambia nemmeno più il saluto. Dunque, serve un elemento che costi pochissimo e che sia affidabile, un gregario di cui potersi fi dare al 100%.

Torino, la siutazione portieri

Non sarà facile trovare l'occasione giusta: fino a quando non si concretizzerà nulla, il tecnico croato continuerà senza problemi con Gemello, che però ambisce ad una soluzione differente. Brezzo e Servalli, i ragazzi attualmente al Filadelfia insieme a Popa e Gemello, torneranno in Primavera la settimana prossima. Pietro Passador, titolare della formazione di Scurto nello scorso campionato, andrà in prestito al Rimini, così come Matteo Fiorenza, anche lui destinato a lasciare a titolo temporaneo. Per cui resta una sola casella da sistemare, ovvero quella subito dietro Vanja. Popa, invece, inizia adesso l'apprendistato granata. Cresciuto nell'Academia Hagi, ha debuttato tra i professionisti con il Farul Costanza. Poi è passato all'Astra Giurgiu, successivamente al Rapid Bucarest, all'Astra e infine al Voluntari, club nel quale si è consacrato in patria. Si è guadagnato la chiamata del Toro, ma Juric preferisce procedere per gradi. Popa parte da terzo, con l'auspicio di scalare quanto prima le gerarchie.

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TORINO - Il Toro deve già affrontare un primo nodo. Piccolo, per certi versi fisiologico, ma sicuramente inaspettato a così pochi scampoli dall'inizio della preparazione estiva. I primi tre giorni di lavoro al Filadelfia aprono un interrogativo sul ruolo di Mihai Popa, appena sbarcato sotto la Mole dopo essere stato prelevato dal Voluntari, compagine della massima divisione rumena.

Sono bastati tre allenamenti per emettere una prima sentenza, contro la quale il portiere (metaforicamente parlando) ricorrerà in appello nel ritiro di Pinzolo: il Toro si rituffa sul mercato per individuare un vice Milinkovic-Savic, di rientro domani in città.

Popa, non è una bocciatura

Il progetto di rendere Popa il secondo di Vanja è già sul punto di naufragare. Non si tratta di una bocciatura: il ragazzo è considerato validissimo sia da Juric che da Cataldi, il nuovo preparatore. Ma ci sono alcune considerazioni che lo staff tecnico sta portando avanti in queste ore. Innanzitutto, nessuno vuole correre il rischio di bruciare Mihai, portiere dell'Under 21 della Romania con una bella prospettiva di carriera davanti. Il Toro, per il momento, lo immagina nei panni di terzo portiere. Alle spalle di Milinkovic-Savic per tutta la stagione e anche dietro a Luca Gemello, seppur a tempo determinato, visto che l'estremo difensore di Savigliano pare destinato a partire in prestito perché ha bisogno come il pane di giocare. Dunque, il titolare c'è e la terza scelta pure. Per cui Vagnati ora dovrà scandagliare il mercato per individuare un secondo portiere già pronto per duellare quasi ad armi pari col serbo.

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